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Maria Santissima Madre di Dio: liturgia, forma romana, ricorrenze

Maria Santissima Madre di Dio è una ricorrenza liturgica che ricade in data 1 gennaio, con grado di solennità, del rito romano di forma ordinaria della Chiesa latina. In Italia è festa di precetto.

Maria Santissima Madre di Dio, tutto quello che c’è da sapere sulla ricorrenza

La ricorrenza liturgica è strettamente connessa con il titolo mariano di Theotókos, dogma mariano stabilito il 22 giugno dell’anno 431. La tematica della Divina Maternità di Maria è anche presente:

  • nella forma straordinaria del rito romano mediante la ricorrenza liturgica, con grado di festa di seconda classe, denominata Maternità della beata vergine Maria;
  • nel rito ambrosiano, mediante la ricorrenza liturgica della Domenica dell’Incarnazione, denominata anche Domenica della Divina Maternità della beata vergine Maria;
  • nella famiglia rituale orientale, in modo particolare nelle tradizioni rituali siriache e bizantinana e nel rito copto; ad esempio, nell’ambito della tradizione rituale bizantina della Chiesa cattolica, il rito italo-albanese denomina la suddetta ricorrenza Maternità della S.S. Madre di Dio.

Ricorrenza liturgica

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Nella forma ordinaria del rito romano la solennità di Maria Madre di Dio si celebra dall’ora vespertina del 31 dicembre a tutto il 1º gennaio di ogni anno. Nelle regioni in cui l’Epifania si celebra la domenica che segue il 1º gennaio, se questa cade il 2 gennaio, la solennità di Maria S.S. Madre di Dio termina dopo l’ora nona del 1º gennaio.

Nella forma straordinaria del rito romano la festa di seconda classe si celebra l’11 ottobre. L’origine della data ha motivazioni storiche: l’11 ottobre 431, durante il Concilio di Efeso, venne definita la verità di fede della “divina maternità di Maria”; così nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, papa Pio XI ne istituì la festa liturgica.

Nel rito ambrosiano la domenica dell’Incarnazione è la VI e ultima domenica di Avvento, mentre il 1º gennaio si ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio.

Nelle tradizioni rituali siriache e bizantina, la ricorrenza è celebrata il 26 dicembre. Nel rito copto, la ricorrenza è celebrata il 16 gennaio.

Forma ordinaria del rito romano

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Il mistero della divina Maternità di Maria viene celebrato nell’ottica particolare dovuta al giorno della celebrazione, che è il giorno conclusivo dell’Ottava del Natale del Signore. Nella celebrazione dell’Ottava è incluso anche il ricordo della circoncisione di Gesù, avvenuta l’ottavo giorno dopo la nascita di Gesù, secondo le prescrizioni della Legge di Mosè.

L’istituzione di tale Solennità, nell’ambito della riforma liturgica seguente il Concilio Vaticano II, non è un fatto avulso dalla storia liturgica ma dipende da un’antica consuetudine romana risalente sino al secolo VIII, attestata in antichi esemplari di Antifonario delle Messe che denominavano il 1º gennaio quale Natale s. Mariae, e avvalorata dal fatto che l’ufficio liturgico dell’Ottava del Natale, ossia il 1º gennaio, sino al Concilio Vaticano II contiene non pochi testi dove si fa riferimento alla divina maternità mariana. Tra questi vi è il testo della colletta della messa del 1º gennaio In octava Nativitatis Domini nel messale tridentino, rimasta sostanzialmente invariata nella messa del 1º gennaio nel messale post-riforma di Paolo VI:

«O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli».

Ricorrenze occorrenti

Nella quasi totalità delle nazioni, il 31 dicembre di ogni anno è l’ultimo giorno dell’anno civile e il successivo 1º gennaio è il capodanno civile. A motivo della fine dell’anno civile, in data 31 dicembre in ora opportuna, meglio se vespertina, può essere officiata una Celebrazione di Ringraziamento a Dio per i benefici ricevuti in tutto il corso dell’Anno civile, e che nel rito romano normalmente è imperniata sull’Inno Te Deum. A motivo del capodanno civile, in data 1º gennaio in ora opportuna può essere officiata una Celebrazione Propiziatoria per implorare l’aiuto divino per tutto il corso dell’anno, e che nel rito romano normalmente è imperniata sull’inno Veni Creator. I principi sottesi a queste due raccomandazioni valgono per tutti i riti della Chiesa cattolica fatte salve le peculiarità celebrative dei singoli riti: chiaramente, in alcune regioni che celebrano in altre date la fine dell’anno civile e il successivo capodanno, i principi sottesi alle dette due raccomandazioni saranno applicati nelle relative date.

In data 1º gennaio viene celebrata da tutta la Chiesa cattolica la Giornata Mondiale della Pace. A motivo di tale giornata, può essere celebrata la Messa per la Pace purché, se officiata il 1º gennaio, ciò avvenga a determinate condizioni e mai in sostituzione della Messa del giorno.

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