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Ossessionato da bici e ceretta, marito denunciato per maltrattamenti: “Mi costringeva a depilarlo”

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Foto di repertorio

Ossessionato da bici e ceretta, marito denunciato per maltrattamenti: “Mi costringeva a depilarlo”. Un vero e proprio caso di “sofferenza coniugale a strappo”, in cui l’amore si misurava in centimetri quadrati di pelle perfettamente depilata.

Bici e ceretta, marito denunciato per maltrattamenti

Ci sono mariti che regalano fiori, altri che si dedicano a cene romantiche. E poi c’era lui, un marito che ogni sera richiedeva la ceretta. Non per la moglie, sia chiaro, ma per se stesso. “Altrimenti erano urla”, racconta la donna, che deve averne sentite molte. Un vero e proprio caso di “sofferenza coniugale a strappo”, in cui l’amore si misurava in centimetri quadrati di pelle perfettamente depilata.

Lo sport al primo posto

Oltre alla sua ossessione per l’estetica, l’uomo nutriva un’altra grande passione: la bicicletta. E guai a chi provava a ostacolarlo. “Dovevo partorire il nostro terzo figlio con un cesareo e lui mi ha detto che se non avessi fatto rinviare l’intervento per dargli il tempo di allenarsi, non sarebbe venuto in ospedale. E infatti, non si è presentato”.

Matrimoni? No, grazie. Battesimi dei figli? Troppo complicati. Compleanni? Nemmeno a parlarne. Lo sport era l’unico evento che contava nel calendario di quest’uomo. “Mi sentivo come una vedova con tre figli e un marito vivo, ma sempre in sella”, racconta la donna. E pensare che di solito si teme la rivalità di un’altra donna, non di una bicicletta.

La ceretta

Si dice che praticare sport sia benefico per la salute, ma in questo caso ha avuto un impatto negativo sulle finanze familiari. “Ha acquistato una mountain bike da ottomila euro, insieme a tutti gli accessori costosi. Mentre lui spendeva il suo stipendio in questo modo, io ero costretta a chiedere aiuto ai miei genitori per coprire le bollette”, racconta l’ex moglie.

Dalla separazione alla persecuzione

Nel 2020, la donna decide di mettere fine alla situazione. Lui sembra accettare, ma in realtà finge. Da quel momento, iniziano le minacce e comportamenti sempre più inquietanti. “Dopo la separazione, lo incontravo ovunque: al lago, sul monte Amiata… in luoghi in cui prima non si sarebbe mai avventurato nemmeno sotto tortura.” E un giorno, quando lei ha tardato a portargli i figli, lui ha lanciato un avvertimento da film dell’orrore: “Se non li porti subito, farò ciò che avrei dovuto fare tempo fa.”

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