Cronaca

Mascherine sul lavoro, il ministro Speranza: “Massima attenzione e raccomandazione”

Che cosa ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, sulle mascherine al lavoro. “E’ finito lo stato d’emergenza” Covid e sicuramente “siamo in una fase diversa: si sono ridotti gli obblighi, abbiamo sostanzialmente superato il Green pass e l’obbligo di mascherine è limitato solo ad alcuni ambiti. Però guai a pensare che la pandemia sia magicamente scomparsa. Non c’è un pulsante che si preme e fa scomparire la pandemia. Il numero dei casi è significativo, la circolazione del virus è ancora piuttosto elevata nel nostro Paese e quindi dobbiamo tenere un elemento di attenzione”. Ripete il suo monito il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista a Sky Tg24.

Mascherine sul lavoro, che cosa ha detto Roberto Speranza

Speranza ha ricordato come “i due strumenti essenziali” sono le mascherine – su cui serve “una spinta forte alla responsabilità individuale, a utilizzarle quando c’è un rischio” sia al chiuso sia all’aperto – e poi i vaccini che ci hanno permesso nuove libertà. “Noi siamo nelle condizioni in cui siamo, cioè abbiamo voltato pagina anche rispetto allo stato d’emergenza – ha sottolineato il ministro – grazie al fatto al fatto che oltre il 90% degli italiani” sopra i 12 anni “ha concluso il ciclo primario” di vaccinazione con due dosi. Però “dobbiamo insistere anche sulla terza dose, perché ci sono ancora tante persone che sono in condizione di farla” e non l’hanno ancora ricevuta e invece “è essenziale per proteggersi. E poi abbiamo individuato alcune categorie a cui è richiesto, è raccomandato, anche un secondo booster”. Si tratta degli over 80, degli ospiti delle Rsa e dei 60-79enni fragili, gruppi ai quali Speranza si rivolge così: “Il mio appello, la mia raccomandazione a queste persone, è a chiedere una quarta dose” di vaccino, “un secondo richiamo”.


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