Racket a Matera delle pompe funebri. Bruciano l’ingresso di un’agenzia concorrente. Volevano mandare un messaggio chiaro ed inequivocabile a quelli che offrivano servizi funebri con un miglior rapporto qualità-prezzo e per questo, la notte del 29 ottobre dello scorso anno, appiccarono il fuoco alla vetrata esterna di un’agenzia funebre nel centro città.
Matera, racket delle pompe funebri: bruciano ingresso ad un’agenzia concorrente
Al termine di un’indagine della Squadra mobile locale, sono state arrestate tre persone con l’accusa di danneggiamento di immobile aggravato dal metodo mafioso e dall’aver approfittato di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, mentre ad una quarta persona è stata notificata la misura cautelare del divieto di dimora. Oltre alla vetrata esterna, l’incendio danneggiò parte dell’ingresso e della facciata del palazzo, arrivando a lambire le finestre dell’abitazione posta al primo piano.
Le indagini
Gli investigatori individuarono subito l’auto utilizzata dagli autori e risalirono al proprietario, un uomo residente a Santeramo in Colle, in provincia di Bari. La perquisizione domiciliare e veicolare, fatta la mattina dello stesso giorno, consentì agli agenti di sequestrare un tappetino interno dell’auto usata presumibilmente per appiccare il fuoco. La successiva indagine permise agli investigatori di arrivare ad accertare le responsabilità degli indagati, grazie all’analisi delle immagini registrare da numerose telecamere e grazie anche alle dichiarazioni di alcuni testimoni.