Matteo Messina Denaro, ha ammesso di aver ordinato il sequestro, ma ha dichiarato che non è partito da lui l’ordine di uccidere il piccolo Giuseppe Di Matteo. Il boss, come riporta il sito Livesicilia.it, ha risposto così alle domande del gip Alfredo Montalto.
Il bambino di 12 anni fu rapito nel novembre 1993 per indurre il padre Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia, a ritrattare. Dopo due anni, il piccolo fu strangolato e sciolto nell’acido. Il boss ha accusato Giovanni Brusca da poco liberato dopo 25 anni di carcere, di aver ordinato la sua morte.