Due mesi prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro, qualcuno aveva previsto la fine della latitanza del boss 60enna. E quel qualcuno non è una persona sconosciuta agli ambienti della mafia, anzi. Salvatore Baiardo, il pentito che aiutò la latitanza dei Giuseppe e Filippo Graviano (arrestati il 27 gennaio 1994 a Milano e ora scontano una condanna all’ergastolo), due mesi fa, a novembre 2022, aveva fatto delle rivelazioni choc a Massimo Giletti per il suo programma in onda su La7, “Fantasmi di mafia”: “L’unica speranza dei Graviano è che venga abrogato l’ergastolo ostativo”, aveva detto il pentito.
Matteo Messina Denaro, la rivelazione del pentito a Massimo Giletti
“Che arrivi un regalino? Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso?”. A parlare è Salvatore Baiardo, pentito che gestì la latitanza dei fratelli Graviano.
Il pentito ha spiegato a Massimo Giletti, che lo incalzava con le sue domande, che la cattura del boss sarebbe un “regalino al nuovo Governo”, guidato da Giorgia Meloni. “Sarebbe un fiore all’occhiello per il nuovo Esecutivo”, aggiunge.
Il quale, al termine della conversazione col giornalista, ha affermato che la “trattativa Stato-Mafia non è mai finita. Tutto è possibile come quando è stato arrestato Toto Riina. Qualcuno potrebbe far sembrare tutto casuale? Magari tutto è già programmato da tempo”, ha aggiunto. Infine, ha precisato: “Quando avverrebbe l’ipotetico arresto? ci sono delle date che parlano, non è che io sto inventando. Presumo sia arrivato il momento di fare un regalino”.