La Sardina Mattia Sartori è stato eletto nel Consiglio comunale di Bologna con la lista del Partito Democratico. Sono oltre 2.500 i voti conquistati da Santori che non si lascia indietro l’esperienza nel movimento spontaneo nato due anni fa, in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna, per impedire l’avanzata del centrodestra e che adesso ringrazia.
“Questo risultato non è solo mio, ma di tutte quelle persone che in questi anni hanno lavorato dentro e fuori le sardine per ricucire il rapporto tra politica e cittadini“, scrive Sartori su Facebook.
Sartori eletto nel Consiglio comunale a Bologna
Il 34enne, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha detto che questa è stata una campagna elettorale in cui “non mi veniva perdonato niente“. E questo non poteva che rendere sorprendente il risultato ottenuto “perché c’erano tante condizioni sfavorevoli“. Il riferimento non è solo al numero, ma anche all’esperienza degli altri candidati tra cui quelli “molto più navigati di me” che con lui, probabilmente, si giocheranno qualche ruolo nell’esecutivo a guida Lepore: “Ne parleremo fra qualche giorno in privato“, ha detto Mattia Santori al quotidiano.
La Sardina più votata del PD è a Bologna
Quella di Santori è stata un’elezione ottenuta anche per il suo impegno civico e associativo nella città di Bologna, ma è stata anche una candidatura nata dopo che le Sardine avevano preso una chiara presa di distanza da ogni simbolo di partito. Tuttavia, prima il loro apporto all’elezione di Bonaccini alle regionali di gennaio 2020 e poi il tempo, hanno portato il nome di Santori tra quelli presenti nelle liste del Partito Democratico. “Ci sono tre categorie di persone che mi hanno votato e la prima è fatta di gente che non avrebbe mai votato Pd, ma lo hanno fatto per me“, ha detto il neo consigliere.
“Poi ci sono le tantissime persone dentro al Pd che hanno fatto campagna attiva per me“, ha aggiunto la sardina. E poi, ci sarebbe stato anche chi “avrebbero comunque votato Pd, ma che in me ha riconosciuto un percorso che parte prima dallo sporcarsi le mani e poi va alla proposta politica“.
Santori “ho scelto il PD, ma è stato difficile”
Forse la sua candidatura sarebbe stata più in linea con la lista Coalizione civica dove Emily Clancy ha ottenuto circa mille voti in più di Santori, risultando la più eletta della competizione bolognese. Una valutazione era stata fatta dallo stesso Santori, ma “ho voluto raccogliere comunque la sfida politica e ho scelto il Pd, anche se è stato difficile“, ha confessato al Corriere: “Ero da solo dentro a una lista che non ha dato nessun tipo di aiuto ai nuovi“.
La nuova giunta comunale di Bologna
E adesso al sindaco Matteo Lepore, eletto al primo turno con quasi il 62% di voti, toccherà formare una giunta che sarà fatta “per metà da uomini e per metà da donne“, ha detto in un’intervista a Fanpage.it. Chissà se tra i banchi dell’esecutivo ci sarà spazio anche per Mattia Santori: “Non c’è mai stata una promessa da parte di Lepore – ha anticipato Santori al quotidiano – Mi è stato detto di misurarmi con la politica reale e in due anni ho dato tanto e niente in cambio. Credo che Lepore sappia benissimo quali sono le mie qualità e la mia conoscenza del territorio e per cui sarà lui a scegliere il mio ruolo nella sua squadra. Ne parleremo fra qualche giorno in privato”.
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