Attore, comico e doppiatore italiano si successo, Maurizio Mattioli è sicuramente uno dei volti più noti della televisione italiana, e che il grande pubblico ha conosciuto per alcuni suoi ruoli in grandi fiction e serie tv, come ad esempio I Cesaroni, ma anche per i tanti film a cui ha preso parte.
3 giugno 1950: nasce Maurizio Mattioli: attore e doppiatore italiano
Maurizio Mattioli è nato il 3 giugno 1950, a Gorga, vicino Roma. Cresciuto nella zona di Monte Mario, fin da ragazzino amava raccontare barzellette ed era bravo a trascinare e far sorridere il suo pubblico.
Carriera
La sua carriera cinematografica inizia presto, con alcune interpretazioni minori già negli anni Settanta, arrivando complessivamente a circa 90 film interpretati per il grande schermo. Interpreta spesso la figura del romano di periferia, rozzo e cialtrone.
In anni più recenti ha dato vita a personaggi di cafone arricchito, come nel film Un’estate ai Caraibi in cui interpreta un faccendiere che sfrutta il suo segretario. Dopo aver recitato a teatro in Un paio d’ali nel 1997 e in Rugantino nel 1998, ha interpretato il ruolo di Alberto Dominici nelle quattro stagioni della fiction Un ciclone in famiglia, e quello di Augusto Cesaroni, nella prima, quinta e sesta serie de I Cesaroni.
Come riporta “Wikipedia”, tra le sue altre interpretazioni, quella di Nino Diamanti in anni Sessanta. In televisione ha dato vita a diverse parodie, tra le quali quella di Bill Clinton e di vari altri personaggi negli spettacoli del Bagaglino, della cui compagnia ha fatto parte per molti anni.
Ha doppiato numerosi personaggi in cartoni animati e film di animazione, tra cui Z la formica e La gang del bosco, e dal 2007 presta la voce al personaggio di Dog Chapman, nella serie Dog the Bounty Hunter, trasmessa in Italia sul canale Gxt della piattaforma Sky. Dal 1998 per le successive tre edizioni messe in scena fa parte del cast teatrale di Rugantino. Nel luglio 2014 ha ricevuto il riconoscimento speciale Leggio d’oro Alberto Sordi.
Vita privata
Nel 1995 venne arrestato per spaccio di cocaina; rimase un mese detenuto nel carcere di Poggioreale a Napoli. Nel 1996 è stato rinviato a giudizio. Al termine del processo fu tuttavia assolto dalle accuse.
Il 16 ottobre 2014 venne a mancare sua moglie Barbara Divita, rimasta paralizzata per un incidente stradale avvenuto sette anni prima. La coppia era sposata dal 1977 e non aveva avuto figli. È un accanito tifoso della Roma ed ama gli animali, in particolare i cani.