I partecipanti al concorsone della Regione Campania sono ancora in attesa di conoscere i risultati. Le correzioni sono partite in ritardo e ad oggi, 29 ottobre, ancora non si conosce la graduatoria di chi ha superato il primo step per accedere poi al secondo. Le prove preselettive si sono concluse il 24 settembre.
Concorso Regione Campania, il punto della situazione
Dopo oltre due settimane di attesa, finalmente i test sono arrivati a Roma, alla sede del Formez dove, lo scorso 17 ottobre, è cominciata ufficialmente la correzione. Ma al momento della graduatoria provvisoria ancora non si hanno notizie. Solo un tweet di ieri da parte di Formez che scriveva: “#Concorso #ripamCampania, prosegue la correzione degli elaborati. Non appena ufficiali, saranno pubblicati gli elenchi di quanti passeranno alla prova successiva”.
Alla prima prova hanno partecipato oltre 140 mila candidati. La correzione delle prove si svolge in questo modo: scansione ottica delle prove relative ad una sessione (si parte dalla prima, avvenuta il pomeriggio del 18 settembre) e attribuzione del punteggio; scansione schede anagrafiche; rilevazione dei dati con acquisizione del codice prova, riportato sulla scheda anagrafica; abbinamento tra il codice sul foglio a lettura ottica e il codice prova corrispondente ai dati anagrafici del candidato.
Al termine della correzione dei test riguardanti la categoria D, ossia quella riferita ai candidati laureati, inizieranno le correzione dei test relativi alla categoria C dei diplomati. Al termine delle correzioni di tutti i test sarà pubblicata la graduatoria degli ammessi alla seconda prova scritta.
Intanto il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha annunciato che a breve ci sarà un nuovo concorso da 650 posti per i Centri per l’Impiego. “Sarà bandito a breve il nuovo concorso per 650 nuove assunzioni stabili nei Centri per l’impiego – ha fatto sapere la regione – e si sta lavorando all’ultimo respiro per avviare a conclusione già entro quest’anno il primo concorso bandito dalla Regione per i primi tremila giovani da mandare a lavorare nei Comuni”