Segnalata una nuova e massiccia campagna di phishing: un messaggio inviato tramite email o social dalla “Polizia” ma in realtà è una truffa. Ecco il messaggio come viene impostato.
Attenzione al messaggio-truffa: non è della Polizia
L’ultima trovata dei cybercriminali però è particolarmente inquietante. Si tratta di un messaggio inviato via email o tramite social a molti utenti che informa il destinatario di un’attività di indagine avviata nei suoi confronti. La grafica è piuttosto fedele e potrebbe trarre in inganno. Nell’immagine si vede infatti il logo della Repubblica Italiana, del Ministero dell’Interno, di Europol o della Polizia.
Il messaggio
Nell’intestazione si legge: “Stiamo avviando un procedimento legale contro di voi dopo un sequestro di computer tramite infiltrazione informatica iniziato in particolare dal 2009, per: pedopornografia, pedofilia, cyber pornografia, esibizionismo, traffico sessuale, razzismo. In seguito alle nostre indagini” scrivono ancora i truffatori, “confermiamo che lei ha commesso questi reati tramite internet: siti di annunci, siti pornografici, siti di incontri, social network e in conversazione con minori. Molti degli elementi registrati attraverso l’infiltrazione informatica sono prova dei vostri reati”.
La segnalazione
A segnalare la truffa è la Polizia Postale che sui suoi canali social raccomanda di diffidare da simili messaggi. Nessuna forza di Polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro minaccia di procedimenti o sanzioni penali.