Mia Farrow, pseudonimo di Maria de Lourdes Villiers-Farrow, è nata a Los Angeles il 9 febbraio 1945. Nota nel mondo come attrice ma anche per il suo impegno umanitario, nel ruolo di ambasciatrice dell’UNICEF.
La vita privata di Mia e dell’ex marito, il regista Woody Allen, è ancora oggi oggetto di dibattito. Il divorzio tormentato, i conflitti, la lotta per il mantenimento dei figli e infine il caso di abuso, di cui è protagonista il regista, sono ancora oggi una ferita mai rimarginata. Ma prima di questo tragico evento, un breve ripasso della sua intera carriera.
Mia Farrow, la carriera dell’attrice
Mia Farrow era la terza figlia del regista australiano John Farrow e dell’attrice irlandese Maureen O’Sullivan, entrambi cattolici praticanti. Da piccola venne colpita dalla poliomielite e trascorse un anno in un polmone d’acciaio.
Fece il suo esordio cinematografico nel 1947 in un cortometraggio insieme con la madre. Incominciò la carriera vera e propria apparendo in ruoli secondari in diversi film degli anni sessanta, ma ottenne la popolarità con il celebre serial tv Peyton Place, accanto a Ryan O’Neal.
Il suo primo ruolo cinematografico da protagonista fu nel film Rosemary’s Baby (1968), che ottenne un grande successo di pubblico e critica ed è considerato un classico del genere horror.
Dopo il 1968 girò Cerimonia segreta con Elizabeth Taylor, e John e Mary in coppia con Dustin Hoffman. Negli anni settanta apparve in diversi film notevoli, tra i quali il thriller: Terrore cieco (1971), Trappola per un lupo (1972) di Claude Chabrol, Il grande Gatsby (del 1974) in cui interpretava Daisy Buchanan, accanto a Robert Redford, Un matrimonio (1978) di Robert Altman.
Sempre nello stesso anno, dopo il film di Altman, ottiene il ruolo di protagonista nel film di Assassinio sul Nilo di John Guillermin. Tra i numerosi film televisivi degli anni settanta è da ricordare il ruolo di protagonista in una versione musical di Peter Pan.
Dagli anni ’80, grazie alla sua relazione sentimentale con il regista Woody Allen, la Farrow apparirà in qualità di protagonista in quasi tutti i suoi film, degni di nota: Zelig, Hannah e le sue sorelle, La rosa purpurea del Cairo, Broadway Danny Rose e Alice.
Sentendo il bisogno di dedicarsi alla crescita del suo giovane figlio, negli anni novanta ha lavorato meno frequentemente, ritornando stabilmente nel cinema dai primi anni 2000, ricordiamo i film: Omen – Il presagio (2006), Be Kind Rewind – Gli acchiappafilm (2008) e nella trilogia di Luc Besson cominciata con Arthur e il popolo dei Minimei.
Premi e riconoscimenti
Ha recitato in più di 50 film e ha vinto numerosi premi: un Golden Globe nel 1965 come miglior attrice debuttante nel film Cannoni a Batasi e ulteriori 7 nomination, 3 nomination al BAFTA Film Award, ed è stata vincitrice del David di Donatello come migliore attrice straniera nel film drammatico di Rosemary’s Baby (1969).
Vita privata e curiosità
La Farrow si è sposata la prima volta nel 1966 con Frank Sinatra, l’unione fece molto scalpore per la differenza di età fra i due (Sinatra aveva trent’anni più di Mia). Il matrimonio durò appena due anni.
Dal 1970 al 1979 è stata la terza moglie di André Previn, da cui ha avuto i gemelli Matthew e Sascha (1970), e Fletcher (1974).
Con il suo secondo marito adottò i bambini di origini vietnamite Lark e Summer (nati il 6 ottobre 1974) e la piccola coreana Soon-Yi, affetta da problemi di apprendimento e linguaggio in seguito a un’infanzia traumatica, di cui non si conosceva l’età esatta (probabilmente nata l’8 ottobre 1972). La figlia Lark morì il giorno di Natale del 2008 dopo una lunga malattia.
Il caso Allen vs Farrow: il divorzio burrascoso
Dopo il divorzio intrattenne una lunga relazione, dal 1980 al 1992, con l’attore e regista Woody Allen, il quale riconobbe la paternità, nel 1987, del quarto figlio biologico di Mia, Satchel Ronan O’Sullivan Farrow, conosciuto come Ronan Farrow. La Farrow adottò altri due figli, Moses (nato nel 1978 e adottato nel 1980), e Dylan (nata nel 1985).
Nel 1992, Mia affermò che Dylan Farrow, che all’epoca aveva sette anni, le aveva raccontato di essere stata vittima di un abuso sessuale da parte di Allen. Poco dopo trovò delle fotografie pornografiche della figlia Soon-Yi, allora di età stimata tra i 19 e i 22 anni, scattate da Allen nel mese di gennaio, in seguito alle quali lo stesso disse di avere una relazione con la figliastra e sostenne che era stata lei a chiedergli di scattare quelle foto.
Dopo il rifiuto di Mia di continuare la relazione con Woody Allen il regista se ne andò con Soon-Yi, che sposerà nel 1997. Nell’agosto 1992 Allen fece causa chiedendo la custodia dei tre figli suoi e della Farrow, sostenendo che la Farrow stesse inventando le accuse di molestia sessuale.
Un team composto da un pediatra e da due assistenti sociali incaricati dal tribunale ritenne che l’abuso fosse frutto della fantasia di Dylan o in alternativa un plagio della madre pur individuando degli atteggiamenti anomali di Allen nei confronti della bambina, ma il giudice diede l’affido esclusivo a Mia Farrow vietando ad Allen di visitare Dylan.
Nel 2014, a 28 anni, Dylan ha ribadito le accuse di violenza sessuale da parte del padre e difeso la madre in una lettera pubblicata sul blog del New York Times. Allen ha risposto negando nuovamente le accuse.
Tra il 1992 e il 1995, Mia Farrow adottò altri sei bambini: Tam Farrow (una bambina vietnamita cieca nata nel 1979 e morta nel 2000 per insufficienza cardiaca), Quincy Farrow (nata nel 1994), Frankie-Minh (nato nel 1991), Isaiah Justus (nato nel 1992), Thaddeus Wilk Farrow (nato nel 1988 e morto suicida nel 2016) e Gabriel Wilk Farrow, adottato nel 1995 e successivamente chiamato Elliott Wilk.
Durante un’intervista per Vanity Fair America, nel 2013, la Farrow ha accennato alla possibilità che il padre biologico del figlio Ronan non sia Woody Allen, ma il primo marito Frank Sinatra, a cui rimase legata anche dopo il divorzio.
Ronan Farrow, fece coming out come omosessuale nell’aprile 2018 e grazie al suo lavoro di giornalista ha portato alla nascita del movimento #MeToo, raccontando per il New Yorker lo scandalo degli abusi sessuali che ha coinvolto Harvey Weinstein.
21 febbraio 2021: Allen vs Farrow, il documentario
Il 21 febbraio 2021 andrà in onda, sulla Hbo, il documentario di quattro puntate diretto da Kirby Dick e Amy Ziering che si intitola “Allen vs Farrow”. Il documentario riprenderà ad indagare sulle accuse di abusi sessuali contro Woody Allen da parte della figlia adottiva Dylan Farrow.
Nel documentario si ricostruisce anche la battaglia legale per la custodia e la rivelazione della relazione di Allen con un’altra figlia adottiva di Mia, Soon-Yi Previn.
Mia Farrow e il suo ruolo di ambasciatrice UNICEF
Mia Farrow è attivamente impegnata per proteggere i diritti dei bambini nelle regioni sede di guerre o conflitti (principalmente in Africa). Con il suo ruolo di ambasciatrice dell’UNICEF ha lavorato intensamente per combattere la malattia che l’aveva colpita da bambina: la poliomielite.
Ha intrapreso due viaggi in Sudan, in favore dei rifugiati del Darfur, (2004 e 2006), insieme con suo figlio Ronan Farrow. Le fotografie scattate da Mia Farrow nel Darfur sono apparse nel luglio 2006 su People Magazine e ha inoltre scritto un articolo per il Chicago Tribune, pubblicato il 25 luglio 2006.