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Michele Merlo, ad un anno dalla morte esce l’inedito “Farfalle”

Michele Merlo, ad un anno dalla morte esce l’inedito Farfalle: scopriamo il testo e il significato del brano che uscirà proprio questa sera, a mezzanotte. Il brano era stato registrato dal cantante poco prima di morire e, nelle prossime ore, sarà disponibile su tutte le piattaforme musicali.

Michele Merlo, Farfalle: testo e significato

“Farfalle”, di cui un breve accenno è stato fatto sentire nell’ultima puntata di Verissimo con ospite di il padre di Michele Merlo, viene descritta come una canzone con una “grande forza espressiva, che racconta le mille sfaccettature dell’anima di Michele, un sognatore arrabbiato, insomma, un Romantico Ribelle”.

Non possiamo essere sempre
la parte migliore di noi
in questa lacrima che scende non so nuotare
sa di sale
la paura di non essere all’altezza mi spaventa
per fortuna che non soffro di vertigini
sono pare, lascia stare

Va tutto bene, si va tutto bene
che in fondo è il modo più facile per dirti che va tutto male
c’ho mille mostri che gridano come iene
e di questi quattro sogni non so più che ca**o fare
la vita è come un cielo, senza stelle
un foglio largo e lungo in cui non passa mai la luce
ti sei mai resa conto di quanto sei fondamentale?

sei un punto in mezzo al niente ma che tutto può cambiare

una sirena piange solo in mezzo al mare
con gli occhi bendati da una vita
che non ha saputo amare
un piccolo posto collocato in mezzo al cielo
anima fragile che non distingue mai il falso dal vero
col cuore d’oro di chi ha dato tutto quanto
a chi ha preso tutto quanto e lo ha gettato in mezzo al fango
Ma per me tu sei ricchezza, una risata senza fine
emozione stabile a cui affidare queste stancherie

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi
di credervi supereroi

Ho scritto questo quattro rime
perché sentivo che giù in fondo qualche
luce si era spenta nel momento del bisogno
e mi aggrappo a ste parole per provare a ricordare
che da questa sofferenza io potrò ricominciare
pensano sia solo una, ma ho vissuto cento vite
in ognuna le giornate mi sembravano infinite
adesso grida anche tu forte fino a perdere la voce
sfida in faccia questa notte finché non ti lascia in pace

Quanto costa essere fragile in sta vita
lo pago a caro prezzo
io conto le sconfitte sulle dita
conto quegli amici
di cui ricordo soltanto il viso
conto le giornate a ricordarmi
come è fatto un sorriso
ma è dentro un pugno
che io tengo questo sogno
è fatto di carta ma sa spostare tutto il mondo
adesso gridano il mio nome.
un romantico ribelle
fanno uscire dai miei tagli centinaia di farfalle

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi

Non possiamo essere sempre
la parte migliore di noi
in questa lacrima che scende non so nuotare

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi

Le parole del padre a Verissimo

”Non mi aspetto nulla dalla giustizia e non condanno l’errore umano, anche se mi ha devastato la vita”. Così Domenico Merlo, ospite in esclusiva a Verissimo sabato 21 maggio, ricorda il figlio Michele, in arte Mike Bird, il cantante cresciuto ad Amici, scomparso un anno fa.

“Quello che è successo a Michele è frutto di una sanità che non funziona più: il sistema ha subito dei tagli importanti e questo porta continuamente a situazioni drammatiche. “I medici legali sostengono che bastava un esame del sangue per salvarlo. Aveva una probabilità dal 77% all’89% di guarire, in circa sei mesi, dalla malattia”.

Ai microfoni del talk show, Domenico racconta commosso anche il rapporto che c’era tra i due: “Con lui ero un po’ duro perché provengo da una carriera militare, però nonostante, tutto ascoltava i miei consigli. Con la mamma invece si apriva molto, a lei raccontava anche le cose più intime”. Per quanto riguarda la sua profonda sensibilità, riconosciuta anche dagli amici più cari, prosegue: “Michele era un ragazzo sportivo e non aveva mai avuto problemi di salute. Era un grande artista, incompreso e un po’ burbero. Era un romantico ribelle. Forse questo mondo non era per lui perché era troppo sensibile”.

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