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Michelle Pfeiffer, dagli esordi alla carriera. Tutti i ruoli del grande volto hollywoodiano

Michelle Pfeiffer ha dato volto a personaggi femminili emblematici nel mondo cinematografico, come quello di Elvira Hancock in Scarface e a quello di Catwoman in Batman – Il ritorno.
Grazie al suo fascino, alla sua intensità espressiva, accompagnata da un misto di bravura e caparbietà, viene apprezzata a livello internazionale. La Pfeiffer è nota soprattutto per essere riuscita a mettere in scena diversi ruoli femminili molto forti e audaci.

A volte la vediamo nei panni di personaggi cattivi ma tutti quasi sempre accompagnati da una sofferenza interiore che riprendono un po’ anche le sue esperienze di vita personale.

Michelle Pfeiffer, il volto di personaggi femminili senza tempo

Michelle Marie Pfeiffer, per tutti Michelle Pfeiffer, nasce il 29 aprile 1958 a Santa Ana, in California, ma trascorre la sua infanzia a Midway City.

Dopo il diploma ha frequentato per un anno un corso di giornalismo presso il Golden West College, ma non faceva per lei quell’occupazione.

Dopo vari lavori, dalla commessa alla cassiera in un supermercato, decide di partecipare a uno dei tanti concorsi di bellezza: il Miss Orange County.  Da quella piccola vittoria, la sua carriera è tutta in salita: intraprende la carriera d’attrice e inizia a studiare recitazione alla Beverly Hills Playhouse.

Nel 1981 la Pfeiffer sposa l’attore e regista Peter Horton, dal quale divorzia 7 anni dopo. Dopo la separazione adotta Claudia Rose mentre nel 1993 sposa il produttore e sceneggiatore David E. Kelley. Da questa relazione nascerà, nel 1994, John Henry.


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Michelle Pfeiffer: l’esordio

Il suo debutto è sul piccolo schermo con un’apparizione in un episodio di Fantasy Island (1978), a cui segue una partecipazione più corposa alla serie Delta House (1979).

L’esordio cinematografico avviene con piccoli ruoli come: nel film tv The Solitary Man (1979) di John Llewellyn Moxey; The Hollywood Knights (1980) di Floyd Mutrux e Ricominciare ad amarsi ancora (1980) di Steven Paul.

Dopo diversi anni, l’impegno dell’attrice va a gratificarsi nel 1981 con i suoi primi ruoli da protagonista con il telefilm Casa Butterfield (1981) e Grease 2 (1982), sebbene il film si riveli un flop.

Michelle Pfeiffer: Elvira Hancock in Scarface e il successo

Dopo l’insuccesso causato dal suo ultimo film, Grease 2, il regista Brian De Palma si rifiuta di fare un casting alla Pfeiffer, ma dopo essere stato convinto dal produttore cinematografico Martin Bregman, l’attrice darà volto ad Elvira Hancock in Scarface (1983), ruolo che la consacrerà finalmente a livello internazionale.


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Grazie al successo commerciale di quest’ultimo, all’attrice vengono proposti altri ruoli con cui passerà alla storia, come Tutto in una notte (1985) di John Landis e Ladyhawke (1985) di Richard Donner.

Nel 1987 è una de Le streghe di Eastwick di George Miller insieme a Cher e Susan Sarandon, tutte sedotte dal satanasso Daryl Van Horne, interpretato da Jack Nicholson.

Grazie al successo di questo film e alla sua splendide performance successive , dal 1988, arrivano diverse candidature come: ai Golden Globe per la commedia Una vedova allegra…ma non troppo (1988); agli Oscar come miglior attrice non protagonista per Le relazioni pericolose (1988) di Stephen Frears (con il quale vince il BAFTA); con il film I favolosi Baker (1989), vince invece un Golden Globe e riceve la sua seconda nomination all’Oscar.


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Nei I favolosi Baker, nel ruolo della cantante Susie Diamond, la Pfeiffer da prova di una straordinaria bravura e versatilità: si è allenata vocalmente e ha preso lezioni di canto tanto che la sua performance, senza alcun doppiaggio vocale, diventa una delle più acclamate della sua carriera, tanto da essere paragonata a star del cinema come Rita Hayworth e Marilyn Monroe.

Michelle Pfeiffer: l’intensa attività cinematografica

Gli anni ’90 sono gli anni cardine della sua carriera, dove si dedica esclusivamente a ruoli riconosciuti a livello internazionale. Riceve l’ennesima candidatura ai Golden Globe per La Casa Russia (1990), di Fred Schepisi.

Ritorna a lavorare con la star di Scarface, Al Pacino, in Paura d’amare (1991) di Garry Marshall, mentre l’anno seguente ricoprirà il ruolo della magnifica Catwoman in Batman – Il ritorno (1992) di Tim Burton, ruolo emblematico che le ha richiesto anche diverse lezioni di arti marziali e kickboxing ma che le è valso le lodi della critica.


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Successivamente è diretta da Martin Scorsese nel film in costume L’età dell’innocenza (1993) e prende parte al suo primo horror, Wolf – La bestia fuori (1994), dove la vediamo ancora una volta insieme a Jack Nicholson.

Nel 1996 condivide il set prima con Robert Redford in Qualcosa di personale, poi con George Clooney in Un giorno…per caso. I 2000 iniziano con il thriller Le verità nascoste (2000) di Robert Zemeckis, dove la Pfeiffer è accompagnata da un grandioso Harrison Ford.

Dopo il ruolo di Catwoman, Tim Burton la rivuole in Dark Shadows (2012). Un film con un cast eccezionale: Johnny Depp, Eva Green, Helena Bonah Carter e Jonny Lee Miller.

Nel 2013 Luc Besson la vuole insieme a Robert De Niro in Cose nostre – Malavita mentre nel 2017 la vediamo in un nuovo film horror, Madre! di Darren Aronofsky, nonché dell’uscita del remake Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh.

Da personaggio della DC, negli anni ’90 con Catwoman, il suo volto passa alla Marvel con l’interpretazione di Janet van Dyne aka Wasp, madre del personaggio di Evangeline Lilly in Ant-Man and The Wasp (2018).


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