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Miglioramento del monitoraggio Covid, Gimbe lancia appello: “Dall’Ucraina arrivano profughi non vaccinati”

Dal monitoraggio settimanale sul Covid della Fondazione Gimbe emerge un miglioramento, ma Cartabellotta lancia l’allarme sui profughi in arrivo nel nostro Paese: “Dall’Ucraina arrivano non vaccinati, il governo li deve proteggere”.

Miglioramento monitoraggio Covid della Fondazione Gimbe

Crollano tutti gli indicatori Covid: nuovi casi, ricoverati negli ospedali e vittime. Il monitoraggio di questa settimana è rassicurante, come accaduto già con gli ultimi. È evidente che la situazione va verso un miglioramento graduale e sempre più esteso. Tanto che il governo ha deciso di annunciare la fine dello stato di emergenza il 31 marzo e l’uscita graduale dalle restrizioni entro l’estate. In questa settimana i nuovi casi sono calati del 21,1%, gli attualmente positivi del 16,9%, i ricoverati con sintomi del 20% e in terapia intensiva del 21%. E soprattutto le vittime del Covid sono diminuite del 18,6%.

L’allarme sui profughi dall’Ucraina

“I nuovi casi sono in calo da cinque settimane”, conferma il presidente della fondazione, Nino Cartabellotta. L’Ucraina è il Paese meno vaccinato d’Europa. Questa situazione del Paese oggi invaso dalla Russia preoccupa non poco il medico e presidente di Gimbe: “Il dato ucraino non deve essere sottovalutato, considerata la drammatica situazione che porterà nelle prossime settimane migliaia di profughi nel nostro Paese. I piani di accoglienza per accogliere i civili in fuga dovranno necessariamente includere la vaccinazione di anziani e fragili provenienti dalle zone di guerra, evitando diseguaglianze tra le Regioni”.

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