Flussi d’ingresso legali usati come “ulteriore canale di immigrazione irregolare”, con lo spettro di una regia della criminalità organizzata. Dal monitoraggio sugli ultimi due anni, sono emersi “dati allarmanti” in “alcune regioni, su tutte la Campania”, secondo lo scenario illustrato da Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri, dopo aver consegnato un esposto al Procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo sull’applicazione degli ultimi decreti flussi. E la mossa è stata accompagnata dalla rivendicazione dell’abbattimento “del 60% degli arrivi illegali rispetto allo stesso periodo del 2023”.
Migranti in Campania, scatta la denuncia della Meloni
Un risultato, “possibile soprattutto grazie ai rapporti di collaborazione con i Paesi del Nord Africa, Tunisia e Libia in testa”, ha sottolineato la premier, convinta che un effetto “deterrenza” lo produrrà anche l’accordo con l’Albania per la realizzazione dei due centri, dove si recherà per verificare lo stato dei lavori assieme al primo ministro Edi Rama. Il Viminale calcola 21.574 migranti sbarcati finora da gennaio, contro i 51.628 dei primi cinque mesi dell’anno scorso.