Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, Mikhail Gorbaciov fu propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost’, e protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace. È morto il 30 agosto del 2022.
2 marzo 1931: nasce Mikhail Gorbaciov, ultimo presidente dell’URSS
Mikhail Gorbaciov nasce il 2 marzo 1931 da una famiglia di agricoltori nel villaggio di Privolnoye – Territorio di Stavropol – nel sud della repubblica russa.
Nel 1950 si diploma ottenendo una medaglia di argento e viene ammesso all’Università Statale di Mosca dove frequenta la facoltà di legge, laureandosi nel 1955. Successivamente segue dei corsi per corrispondenza presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Stavropol e nel 1967 aggiunge alla sua laurea in Legge una laurea in Economia agraria.
Da studente universitario Mikhail Gorbaciov si iscrive al Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Negli stessi anni incontra Raisa Titarenko, che sposerà poco dopo in una semplice cerimonia. Da quel momento Raissa sarà la persona più cara e vicina a Mikhail Gorbaciov, rimanendogli a fianco nel corso di tutta la sua carriera politica fino alla sua morte, avvenuta il 20 settembre 1999 che ha commosso tutto il mondo.
Associazione giovanile Komsomol
Poco dopo il suo ritorno a Stavropol gli viene offerto un incarico nella locale associazione giovanile Komsomol che segna l’avvio della sua carriera politica. Nel 1970 viene eletto Primo Segretario del Comitato del Partito nel Territorio di Stavropol, l’incarico di massima responsabilità della zona.
Nello stesso anno diviene membro del Comitato Centrale del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica). Nel 1978 diventa uno dei Segretari e si trasferisce a Mosca. Due anni più tardi entra a far parte del Politburo del Comitato Centrale del PCUS, la massima autorità del partito e della nazione.
Segretario Generale
Nel marzo del 1985 viene eletto Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito, l’incarico più alto nella gerarchia di partito e nel paese.
È Gorbaciov ad avviare il processo di cambiamento dell’Unione Sovietica che più avanti sarà definito “Perestroika”, una radicale trasformazione della società e del paese, che genera un sostanziale mutamento nello scenario internazionale: il nuovo sistema di pensiero che viene associato al nome di Mikhail Gorbaciov gioca un ruolo fondamentale nel porre fine alla Guerra Fredda, arrestando la corsa agli armamenti ed eliminando il rischio di un conflitto nucleare.
Presidente URSS
Il 15 marzo 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell’URSS – il primo parlamento costituito sulla base di libere, e contestate, elezioni nella storia dell’Unione Sovietica – elegge Gorbaciov Presidente dell’Unione Sovietica.
Il 15 ottobre dello stesso anno gli viene assegnato il Premio Nobel per la Pace, a riconoscimento del suo fondamentale ruolo di riformatore e leader politico mondiale, e del fatto di avere contribuito a cambiare in meglio la natura stessa del processo mondiale di sviluppo.
Le dimissioni
Il 25 dicembre 1991 Gorbaciov rassegna le sue dimissioni da Capo dello Stato. Dal gennaio del 1992 è Presidente della Fondazione Internazionale Non-Governativa per gli Studi Socio-Economici e Politici (la Fondazione Gorbaciov).
Dal marzo 1993 è Presidente della “Green Cross International”, organizzazione ambientalista internazionale indipendente, presente in più di 20 paesi. Ricopre anche l’incarico di Presidente del Partito Social Democratico Unito della Russia, fondato nel marzo del 2000.
Mikhail Gorbaciov ha ottenuto l’Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro, tre Ordini di Lenin insieme a molte altre onorificenze e riconoscimenti sovietici e internazionali, e a numerose lauree honoris causa da università di tutto il mondo.
Posizioni sulla religiosità
Battezzato alla nascita cristiano ortodosso, Gorbačëv è ateo fin da giovane. Durante la sua leadership, su tale materia, intraprese azioni per favorire una maggiore libertà nella pratica dei vari culti in Unione Sovietica.
La “voglia di Gorbačëv”
Il prominente nevo vinoso che Gorbačëv ha sulla fronte dalla nascita è stato spesso oggetto di attenzione da parte di critici e satirici. Anche se alcuni hanno suggerito che per la sua immagine avrebbe facilmente potuto rimuovere chirurgicamente quella voglia, Gorbačëv stesso ha più volte ricordato di non essere interessato a fare ciò, dal momento che soprattutto sui personaggi pubblici è importante che si dia meno importanza alla propria persona e più importanza ai problemi veri del paese.
La morte
Il 22 agosto del 2022, all’età di 91 anni, Mikhail Gorbachev è morto. L’ex Presidente dell’Unione sovietica, e segretario del Partito Comunista era ricoverato in dialisi.