Cronaca

Accusato di pedopornografia e violenza sessuale: lo speaker radiofonico Andrea Piscina condannato a sei anni

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Andrea Piscina
Andrea Piscina

Andrea Piscina, ex speaker radiofonico di Rtl 102.5, è stato condannato a sei anni di reclusione per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. La sentenza è stata pronunciata dal gup di Milano al termine del processo con rito abbreviato.

Il 25enne avrebbe intrattenuto rapporti con bambini tra i 9 e 14 anni. Al momento dell’arresto venne trovato in possesso di migliaia di foto hot e chat sessualmente esplicite. L’indagato provò a cancellarle, ma sono state recuperate dagli investigatori.

Lo speaker radiofonico Andrea Piscina condannato per pedopornografia e violenza sessuale

Andrea Piscina voce e volto del noto programma “I Nottambuli” di Rtl 102.5 venne arrestato lo scorso giugno a Milano con le accuse di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. Il 25enne avrebbe adescato online bambini tra i 9 e 14 anni, fingendo di essere ragazzine di nome “Alessia”, “Anna” o “Sara”

Lo speaker radiofonico approcciava le giovani vittime sempre allo stesso modo: “Sto andando in doccia, cerco uno per sbloccare la cam e mostrarmi nuda, se vi va top, se no cerco un altro. Sorry se vado dritta”. Queste alcune delle conversazioni ritrovate nel suo telefono dagli investigatori. 

Poi la conversazione proseguiva finché il 25enne non convinceva l’interlocutore a mostrarsi mentre compiva atti di autoerotismo. Una delle vittime, stando agli accertamenti, sarebbe stata agganciata non sul web, ma nella sua attività in una polisportiva

La condanna 

Andrea Piscinafratello del consigliere comunale milanese della Lega, Samuele Piscina (totalmente estraneo all’inchiesta), è stato condannato a 6 anni per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. La sentenza è stata pronunciata dal gup di Milano al termine del processo con rito abbreviato. 

L’ex speaker radiofonico, che ha offerto una somma come risarcimento per le sue vittime, sta seguendo un percorso in carcere. “La nostra vittoria è che Andrea abbia riconosciuto di avere un disturbo e abbia intrapreso un percorso di guarigione con il Cipm – Centro italiano per la promozione della mediazione”, ha detto il legale specificando che “l’obiettivo oggi è ottenere la sua guarigione”.

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