Cronaca

Il dramma di Gianfranco Bonzi, il custode scomparso e trovato morto dopo la truffa amorosa della finta Dua Lipa

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È stato trovato morto il custode 59enne Gianfranco Bonzi, scomparso il 23 marzo 2024 da Milano, dopo esser rimasto vittima di una truffa amorosa. Bonzi avrebbe inviato oltre 5mila euro ad un profilo Facebook che si spacciava per la popstar Dua Lipa. Il corpo senza vita del custode è stato trovato nelle acque del fiume Adda all’altezza di Crotta D’Adda, Cremona.

Gianfranco Bonzi, il custode scomparso e trovato morto dopo la truffa amorosa

Prima di allontanarsi dalla sua abitazione, il 23 marzo scorso, il 59enne aveva affidato ai social network un vero e proprio messaggio d’addio. “Questo mio ultimo post che pubblico è anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa, una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere. Un saluto a tutti, ma soprattutto agli amici più cari coi quali ci siamo divertiti parecchio. Buona continuazione, Gianfranco” aveva scritto l’uomo.

La Procura di Milano ha avviato un’indagine per far luce sull’accaduto. In base alle prime informazioni emerse il custode era rimasto vittima di una truffa amorosa, realizzata online attraverso il profilo fake con qualcuno che si era spacciato per la famosissima popstar Dua Lipa.  Bonzi avrebbe inviato al profilo falso per almeno 5mila euro.

Il racconto: “Stava attraversando un periodo difficile.”

“Mi aveva parlato di questa donna, gli dicevo che non era reale. Ma ormai era caduto nel tunnel, non c’era verso. Lei aveva preso la sua fiducia”, aveva raccontato il figlio Luca. “Non capiva. Era il rifugio dei suoi problemi, dopo la morte dei genitori”.  Il figlio ha aggiunto: “Stava attraversando un periodo emotivamente difficile.”

“Non si era ripreso dalla morte dei genitori”, ricostruisce il fratello di Gianfranco. “Si era rifugiato nel mondo dei social. Questa Dua Lipa era il riparo dai suoi problemi. Gli dicevamo che era tutto finto, ma non riusciva a realizzare. Forse, quando all’improvviso ha scoperto la verità, si è vergognato. Probabilmente era affranto, umiliato”.

L’indagine per istigazione al suicidio

La Procura di Milano ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio a carico di ignoti.  Si indaga per capire chi si nascondeva dietro al profilo Facebook che per mesi si è spacciato per Dua Lipa. Come rivelato da alcuni giornalisti del programma Rai Chi L’Ha Visto, attraverso il codice fiscale fornito dal truffatore per ricevere denaro, a scrivere a Bonzi sarebbe stato un uomo, coetaneo e residente in Sicilia. 

Milano

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