Alex Benedetti, storico direttore di Virgin Radio, si è tolto la vita lunedì 10 febbraio, gettandosi dal settimo piano del suo ufficio a Milano: la Procura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, analizzando i legami con la truffa del Superbonus 110 e i problemi economici che potrebbero aver influito sulla sua decisione.
Milano, l’indagine su Alex Benedetti e la truffa del Superbonus 110
Nel 2021 Benedetti aveva avviato la ristrutturazione di una villetta nelle campagne vicino al Parco del Ticino, sfruttando il Superbonus 110. Per realizzare i lavori, aveva firmato un contratto con una ditta sarda, riconducibile a un imprenditore molto attivo sui social. Tuttavia, il progetto si era rivelato un incubo: Benedetti aveva già versato circa 70mila euro, ma l’azienda è finita in liquidazione giudiziale nel dicembre scorso, lasciando i lavori incompleti.
Il sostituto procuratore Francesca Crupi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, un atto dovuto per approfondire le circostanze della tragedia. Nessun biglietto d’addio è stato ritrovato, ma le testimonianze di amici e conoscenti parlano di uno stato di profonda depressione legato alle difficoltà economiche.
Chi era Alex Benedetti
Nato a Udine 53 anni fa, Benedetti aveva iniziato la sua carriera come dj nelle discoteche più esclusive d’Italia, fino ad approdare nel mondo della radiofonia. Nel 2007 entra in Virgin Radio, diventandone direttore nel 2019. Negli ultimi mesi, aveva confidato ad amici e colleghi la crescente angoscia economica dovuta alla truffa subita. Si era anche rivolto a un avvocato per valutare azioni legali e tentare di recuperare il denaro.