Cronaca

Le chat shock di Alessia Pifferi: “I figli sono un intralcio alla vita da star che voglio”

Emergono nuovi particolari sulla vicenda della piccola Diana, la bimba di appena 18 mesi uccisa dalla madre Alessia Pifferi a Milano

Emergono nuovi particolari sulla vicenda della piccola Diana, la bimba di appena 18 mesi uccisa dalla madre Alessia Pifferi a Milano. Nelle chat analizzate dagli inquirenti, la 37enne reclusa nel carcere di San Vittore immaginava una “bella vita senza figli”, in quanto questi ultimi venivano considerati come un “intralcio alle speranze”.

Le chat di Alessia Pifferi: che cos’è emerso

Come riportato da Il Giorno, nelle chat la Pifferi si diceva sollevata dalla fine del rapporto con l’ormai ex marito Francesco. perché aveva finalmente conosciuto “l‘uomo giusto”, ovvero il compagno da cui è andata una settimana a Leffe lasciando la piccola Diana a casa da sola. Nei discorsi analizzati dagli investigatori, la Pifferi ribadisce spesso di volere una vita “bella come quelle che si vedono in televisione”, con tanto di autista per raggiungere la Bergamasca e abiti che strappassero più di uno sguardo per strada. I pubblici ministeri che indagano sulla morte della piccola Diana spiegano che dalle corrispondenze emerge una “chiara e lucida strategia complessiva di vita che ha guidato tante sue ultime scelte”.

Alessia Pifferi ha partorito Diana in bagno

La vita della piccola Diana non è stata solo breve ma anche molto triste. Una bimba mai voluta dalla madre Alessia Pifferi. La bambina morta di fame e sete dopo essere stata lasciata da sola in casa per una settimana, è nata un anno e mezzo fa nel bagno i casa. La piccola Diana ha trascorso i primi 30 giorni di vita in un reparto di ospedale dove era stata ricoverata per problemi legati ai reni scaturiti dalla nascita prematura.  Nel reparto ci era tornata due mesi portata dalla nonna mentre sua madre era a Montecarlo con il compagno di allora.

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