Una famiglia offre la propria figlia ad un pedofilo. È una storia forte una famiglia in difficoltà che sul dark web ha risposto al messaggio di un pedofilo milanese di 50 anni, arrestato per cessione e detenzione di materiale pedopornografico su ordinanza del gip di Milano Roberto Crepaldi, nell’inchiesta condotta dalla Polizia postale e coordinata dal pm Alessia Menegazzo del dipartimento guidato dall’aggiunto Letizia Mannella.
Milano, pedofilo offre soldi alle famiglie: arrestato 50enne
Non solo era riuscito a “procurarsi importanti quantitativi di materiale pedopornografico“, che condivideva poi nel dark web, ma negli ultimi anni avrebbe anche tentato di ‘comprare’, promettendo “denaro“, figli minorenni da “ragazze madri” o da genitori con problemi economici per commettere abusi sessuali.
L’uomo, 50 anni, è stato arrestato per cessione e detenzione di materiale pedopornografico su ordinanza del gip di Milano Roberto Crepaldi, nell’inchiesta condotta dalla Polizia postale e coordinata dal pm Alessia Menegazzo del dipartimento guidato dall’aggiunto Letizia Mannella. “Ho talmente tanto materiale che ne ho quasi la nausea…”, aveva scritto l’uomo, ora finito in carcere, in una delle chat acquisite nell’inchiesta.
Le indagini
Non soltanto, dunque, stando agli atti, il 50enne, perquisito nel febbraio 2022, era riuscito a condividere, tra il 2019 e il 2020, circa 400 file, tra foto e video, con immagini di minori di 16 anni, ma pubblicava pure su canali on line annunci alla ricerca di genitori disposti a vendere i propri figli.
Come si legge nell’ordinanza, infatti, ad un utente che gli scriveva “noi abbiamo bisogno” lui avrebbe risposto: “Ok, ho intuito che aveste bisogno…”. L’analisi informatica svolta nell’inchiesta, scrive il gip, “testimonia l’incessante ricerca di minori (direttamente o per il tramite di genitori), anche sfruttando le loro debolezze economiche o psichiche e promettendo in cambio del denaro”.
Dagli atti emerge che l’uomo chattava anche con ragazze minorenni. Stando alle esigenze cautelari, tra l’altro, il 50enne era in procinto anche di commettere abusi su una sua parente.