Cronaca

Aereo caduto a Milano, le cause: nessun allarme dal pilota, anomalia segnalata da torre di controllo

Piccolo aereo precipitato in via Marignano a Milano: morti 6 passeggeri. È successo oggi, domenica 3 ottobre

Piccolo aereo precipitato in via Marignano, vicino alla stazione della metropolitana di San Donato a Milano. È successo oggi, domenica 3 ottobre. Vigili del fuoco e polizia di Milano al lavoro in via Marignano, vicino alla stazione della metropolitana di San Donato, per un ultraleggero precipitato. Il velivolo e alcune auto e la palazzina sono in fiamme. L’aereo era partito da Linate e sembra che stesse tentando il rientro.

Milano, piccolo aereo precipitato in via Marignano: otto persone morte

C’erano 8 persone a bordo dell’ultraleggero decollato da Linate e diretto a Olbia che è precipitato su una palazzina in ristrutturazione a San Donato Milanese. A bordo c’era quindi il pilota, un copilota con 6 passeggeri, tutti morti in seguito all’impatto.

Chi sono i passeggeri morti

bordo dell’aereo turistico precipitato su un edificio a San Donato Milanese c’erano sei persone, tutte morte in seguito allo schianto. Le vittime sono il pilota, il copilota e sei passeggeri, tra cui cinque adulti e un bambino. Sembra che tutti siano deceduti nello schianto. su una palazzina in ristrutturazione a San Donato Milanese.


La ricostruzione della vicenda

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il mezzo è caduto accanto a metropolitana e si sarebbe schiantato contro un palazzo. A causa dell’incidente, si è registrato anche un rogo. Alcuni residenti hanno avvertito un grande rumore e poi il botto: “L’ho visto da Rogoredo. Ho sentito il rumore dell’aereo che precipitava e poi lo schianto”, commentano alcuni utenti sui social network.


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“Ho visto il corpo di un bambino e quello di un’altra persona. È stato sconvolgente”: a raccontarlo all’agenzia Adnkronos è stata la titolare della pizzeria “Crazy pizza”. La donna ha raccontato di aver sentito un rombo dall’alto e poi un’esplosione: “Sembrava una bomba e la terra tremava”.

Il racconto di un testimone: “Sembrava una bomba”

“Abbiamo prima sentito come un rombo provenire dall’alto. Poi abbiamo sentito un’esplosione, sembrava una bomba, e la terra che tremava”. È quanto racconta all’Adnkronos Mina Ishak, titolare del ‘Crazy Pizza’, pizzeria che si trova in via Marignano, a San Donato, dove poco dopo le 13 è precipitato un aereo da turismo con otto persone a bordo. “Siamo stati i primi ad accorrere sul posto, bruciava tutto”, dice ancora Mina Ishak che aggiunge: “Ho visto il corpo di un bambino e quello di un’altra persona. E’ stato sconvolgente”.

Agenzia nazionale per la sicurezza apre inchiesta

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) apre un’inchiesta sull’incidente che è costato la vita a 8 persone, 6 passeggeri, tra cui un bambino, pilota e co-pilota. L’aereo si è schiantato contro l’edificio intorno alle 13: sul posto sono intervenuti i medici e i paramedici del 118, i vigili del fuoco e la polizia.

Aereo precipitato a Milano: il volo era decollato da Linate

Il velivolo era decollato dall’aeroporto di Linate e aveva come destinazione Olbia. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto l’aereo precipitare e il motore in fiamme: “Ho sentito i vetri tremare, sembrava la scena di un film“, ha raccontato un 26enne che vive nelle vicinanze del luogo dell’incidente. La proprietaria di Crazy Pizza ha raccontato inoltre di aver visto il corpo di un bambino e quello di un’altra persona. Sempre la donna ha spiegato come inizialmente avessero pensato trattarsi di una bomba: “Sembrava una bomba e la terra tremava“.

Alcune auto hanno preso fuoco

Adesso toccherà alle forze dell’ordine capire cosa possa essere successo: se si sia trattato di un’avaria o di un altro problema. Oltre all’edificio hanno preso fuoco anche alcune automobili che erano parcheggiate in zona. Colonne di fumo sono state visibili per diversi chilometri. La strada è stata chiusa per consentire tutte le operazioni di sicurezza.


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Le cause dell’impatto e gli ultimi metri

È andato a sbattere a 156 chilometri orari il Pilatus Pc-12,  l’aereo privato decollato pochi minuti prima dall’aeroporto di Milano Linate e precipitato tra Milano e San Donato Milanese, non lontano dalla pista dalla quale era partito con 8 persone a bordo. Ma a leggere i tracciati preliminari sembra che qualcosa di improvviso sia successo a bordo sedici secondi prima dell’impatto: il velivolo, infatti, ha iniziato a perdere quota, arrivando a scendere di 25 metri al secondo. Allo stesso momento però – si evince dalla velocità registrata – il pilota sembra aver cercato a tutti i costi di risalire perché sette secondi prima dello schianto il velivolo registra la sua velocità più alta: 198 miglia orarie, poco meno di 319 chilometri orari.

Nessun allarme dal pilota, anomalia segnalata da torre di controllo

Dalle prime parole del procuratore Siciliano, l’areo è stato seguito dal ridar fino a un certo punto poi è sparito. il procuratore, durante il sopralluogo sul posto, precisa: “L’anomalia è stata segnalata dalla torre di controllo. Non risulta però un allarme lanciato dall’aereo“. È presto fare le prime ipotesi sulle cause che hanno provocato la caduta dell’aereo: nelle mani degli esperti ci sono già i video delle telecamere di sorveglianza della zona che hanno ripreso il disastro aereo. Saranno loro a confermare se l’areo ha preso fuoco mentre era in volo. Tutte informazioni che potrà rifornire anche la scatola nera, che è già stata recuperata.

Pm: “Impatto molto violento, recupero salme difficile”

“L’impatto è stato molto violento e ci sono delle oggettive difficoltà nel recupero delle salme”. A parlare così è il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, dopo un sopralluogo a San Donato dove poco dopo le 13 è precipitato un aereo, provocando la morte di otto persone. “Un paio sono già identificate con i documenti”, ha aggiunto sottolineando che le vittime erano tutte straniere. L’aereo, ha quindi affermato, “era di nazionalità rumena e anche il pilota era rumeno”.

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