Cronaca

Minacce all’avvocato di Turetta: tre proiettili in una busta recapitata allo studio legale

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Filippo Turetta

Un episodio inquietante si aggiunge al già complesso contesto seguito alla sentenza di condanna all’ergastolo di Filippo Turetta per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Tre proiettili sono stati inviati in una busta allo studio legale di Padova dell’avvocato Giovanni Caruso, difensore dell’imputato. Il legale ha rinvenuto il contenuto nel momento in cui ha aperto la corrispondenza, scoprendo le cartucce avvolte in un foglio bianco privo di scritte.

Caso Cecchettin, busta con tre proiettili all’avvocato di Turetta

Immediatamente è stata allertata la Questura, che ha inviato sul posto agenti della Squadra Mobile, della Digos e della Polizia Scientifica. Gli investigatori hanno repertato la busta e il suo contenuto, avviando le indagini per risalire all’origine della spedizione, nella speranza di individuare tracce utili per identificare il mittente.

Le reazioni della famiglia Cecchettin e il dibattito sulle aggravanti

Nel frattempo, la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha espresso su Instagram la propria indignazione per la sentenza, criticando la mancata applicazione delle aggravanti di stalking e crudeltà. “Giulia è stata uccisa non solo dalla mano violenta di Filippo Turetta, ma anche dal menefreghismo verso quei segnali che anticipano i femminicidi”, ha scritto, denunciando una generale indifferenza istituzionale verso la violenza di genere.

Elena ha sottolineato che la violenza non si manifesta soltanto attraverso atti fisici estremi, ma comincia molto prima, con comportamenti persecutori e manipolatori. “Quante donne non potranno salvarsi se, anche nei casi più evidenti, non viene riconosciuta la colpa?”, ha domandato.

Un impegno concreto contro la violenza di genere

In parallelo alle polemiche, il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha firmato un protocollo d’intesa con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per sostenere attività educative nelle scuole attraverso la fondazione dedicata alla memoria di Giulia. L’obiettivo è promuovere una cultura del rispetto e sensibilizzare i giovani sui temi della parità e della prevenzione della violenza.

Filippo Turetta

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