Minacce su Telegram da parte dei no vax al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Ormai puzza di cadavere”, “Chi di napalm ferisce, di napalm perisce?”, “Andate a bruciargli la casa”, “Vacciniamolo! Un colpo per ogni marca”: sono alcune delle minacce all’indirizzo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca pubblicate su una chat di Telegram denominata “Basta Dittatura” postate da frequentatori del gruppo.Nella chat viene anche indicato l’indirizzo del governatore.
Minacce a De Luca su Telegram da parte dei no vax
La discussione è stata avviata a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal governatore della Campania che ieri, parlando dei cosiddetti “no vax“, ha invocato l’uso del lanciafiamme. Tra i commenti ne figura anche uno in cui viene sottolineato che “Produrre del napalm in casa non è così difficile”, con a seguire la “ricetta”: “nafta, olio di palma, alluminio, ecc.”. Numerosi sono anche i riferimenti all’inchiesta che vede De Luca indagato a Salerno.
De Luca contro i no vax: che cosa ha detto il governatore
“Cominciamo a capire qual è la ricaduta negativa degli atteggiamenti di irresponsabilità che abbiamo riconosciuto in queste settimane – ha aggiunto De Luca – l’irresponsabilità di chi finge per scambiare per libertà democratica quella che nei Paesi civili si chiama irresponsabilità. Mi auguro che tutti quanti, di fronte a questa quarta ondata, capiscano che il dovere di tutelare la salute dei cittadini appartiene a tutti. Mi pare evidente chi non si vaccina non può avere gli stessi diritti di chi si è vaccinato e ha dato prova di senso di responsabilità”.
“Mi rimane solo il lanciafiamme”
“Mi rimane solo il napalm, o il lanciafiamme. Oltre non so”: con questa battura ha risposto ai cronisti che chiedono cosa pensi di eventuali restrizioni per i non vaccinati nel caso di un ritorno alle zone gialle, come hanno ipotizzato altri presidenti di Regione, alle prese con l’incremento dei positivi e soprattutto dei ricoveri. Presentando la nuova piattaforma regionale per ridurre i tempi della burocrazia, a cominciare dai lavori pubblici, De Luca elencando le priorità per la ripresa economica, fa riferimento anche all’emergenza Covid. “Siamo alle prese con imbecilli – dice – che anzichè vaccinarsi, fanno i cortei”.