Resta un vero mistero la scomparsa di Maria Chiaese, da tutti chiamata Mary, 34 anni, scomparsa lunedì 9 maggio 2005 da Capodimonte (NA), in pieno giorno. Alta 160 cm, ha gli occhi e i capelli castani, indossa una maglietta bianca e dei jeans.
Chi è Maria Chiaese?
Maria Chiaese, detta Mary, è una donna bellissima. Il papà si chiama Luciano, la mamma, Norma e il fratello Enzo. Lavora nel negozio di alimentari di famiglia, è solare, gentile, simpatica e tutti le vogliono bene. Il papà Luciano, con il cuore colmo di fierezza, parlando di lei usa queste parole: “non voglio dire proprio che la gente viene a fare spesa da noi perché c’è Mary; ma quasi!
Di certo, le persone quando fanno compere da noi restano ammaliati dai suoi modi delicati e dal suo viso luminoso.” Mamma Norma dice che le altre signore del quartiere la fermano per strada e le dicono: “Signora Norma, sua figlia, altro che miss Italia, è molto più bella!” Ed è tutto vero. Inoltre Mary è anche molto romantica e sensibile. Quando si sposa con l’uomo che ama, il primo e unico uomo della sua vita; e con lui mette su famiglia e ha due figli, pensa di aver coronato il sogno della sua vita. Lei ci crede, ci spera.
Ma forse, non è proprio così, negli ultimi tempi qualcosa è cambiato, nel suo matrimonio qualcosa si è spezzato, nel rapporto con suo marito qualcosa si è incrinato. Mary è delusa, ha perso peso e la luce sul suo viso si è affievolita. Anche se non vuole fare preoccupare i familiari, loro notano i suoi cambiamenti, ma come accade, tutti pensano a qualcosa di transitorio, presto tutto si aggiusta. Probabilmente anche Mary spera che tutto sia transitorio e che presto tutto ritorni ad essere come all’inizio, come un sogno avverato. Ma prima che le risposte a queste speranze possano arrivare, lei svanisce nel nulla.
Cosa sappiamo
È il 9 maggio 2005, è un lunedì e come sempre, Maria accompagna i figli a scuola. poi raggiunge il padre e il Fratello a lavoro. Solitamente il fratello Enzo è in giro a fare le consegne. Mary, mentre in negozio si occupa della salsamenteria, verso le 11:30 riceve una telefonata, allora spegne i fornelli, si cambia le scarpe e dice ai genitori di andare a prendere un paio di occhiali in macchina, che è solitamente parcheggiata allo stesso posto, ad una quarantina di metri di distanza dal negozio. Uscendo, indossa il grembiule da lavoro, porta con sé solo le chiavi dell’auto e lascia tutto in negozio, borsetta, portafoglio, documenti, cellulare e soldi.
Passano i minuti, ma non fa rientro e dopo quasi un’oretta, papà Luciano inizia a preoccuparsi e dice a suo figlio di andare a cercarla. Enzo con il motorino inizia la ricerca e inizia proprio dal posto dove solitamente è parcheggiata l’auto, ma la macchina non c’è, quindi continua le ricerche e verso le 13.30 trova la macchina nel parcheggio di una chiesa, Del Volto Santo, zona Ponti Rossi (NA), che dista non più di un chilometro dal negozio. L’auto sembra non presentare niente di anomalo, è parcheggiata correttamente, è chiusa a chiave e all’interno c’è il camice bianco da lavoro di Mary, piegato e appoggiato sul lato passeggero. I familiari vanno anche a chiedere in chiesa se qualcuno l’abbia vista e una monaca ne conferma la presenza quella mattina. Ma proseguendo con le ricerche, Maria non si trova né in chiesa né nel convento e da quel momento di lei non si sa più niente.
Il fratello pensa anche al peggio, perché nelle vicinanze del Santuario c’è un burrone e allerta subito i Vigili del Fuoco che intervengono tempestivamente ed effettuano i sopralluoghi e i controlli del caso in tutta la zona, ma gli esiti sono negativi, purtroppo di lei, nessuna traccia. Alcuni clienti del padre testimoniano di aver visto Mary fare avanti e indietro con l’auto, indecisa se andare verso il Santuario o verso il parcheggio. Un altro cliente l’avrebbe vista incamminarsi a piedi verso le 12.30, dello stesso giorno, per una stradina che va in direzione del centro città. Ma nessuna di queste piste porta a Maria Chiaese.
Il mistero della scomparsa
Il primo dato sospetto è che Mary davvero non lascia nessun tipo di traccia. Nessuna telecamera di sicurezza la riprende nei suoi spostamenti. Secondo una ricostruzione dei fatti, prima di uscire avrebbe ricevuto una telefonata, ma non è chiaro perché abbia poi lasciato in negozio tutti i suoi effetti personali. Queste azioni sono del tutto estranee ai suoi normali comportamenti.
Secondo familiari e conoscenti non avrebbe mai lasciato i suoi figli e non si sarebbe mai allontanata in questo modo. Nonostante il periodo particolare che stava attraversando non avrebbe mai pensato a gesti estremi o colpi di testa. Amava troppo i suoi figli e i suoi genitori. Si ipotizza un incontro all’ultimo momento, ma non si sa con chi. Avendo lasciato la borsetta e il cellulare in negozio, non avrebbe potuto comunicare eventuali cambi di programma né ai genitori né ad altre persone e non si sarebbe potuta recare, di certo, in un luogo lontano.
Se avesse incontrato una persona, sarebbe dovuta essere una persona che conosceva e della quale si fidava, in quanto nell’auto non ci sono segni di violenze o tracce che fanno pensare a colluttazioni. Per concludere, in riferimento alla telefonata ricevuta prima di uscire dal negozio, non vi è nessuna conferma né smentita. Infatti, anche se il suo cellulare è stato preso in custodia dagli inquirenti che hanno fatto degli accertamenti sui tabulati, di tali accertamenti non si conoscono gli esiti e poi il dispositivo telefonico è stato consegnato al marito di Mary. E a tutt’oggi non conosciamo né il contenuto né il tenore degli scambi telefonici e degli SMS che Mary ha intrattenuto con i suoi ultimi contatti.
Le indagini
Secondo quanto comunicato dai Funzionari incaricati, la Polizia di Stato prese visione dei tabulati, ma gli inquirenti non misero mai sotto sequestro il cellulare di Mary, che invece fu consegnato al marito. Secondo l’opinione del fratello Enzo, a quel tempo, il cellulare non fu esaminato in modo appropriato e approfondito. Le indagini, oggi, si sono arenate e i genitori, ormai anziani, disperatamente cercano di tenere accesa la fiamma della speranza.
La speranza che Mary sia viva e stia bene, anche se lontana. I figli, il fratello Enzo, lo zio Carmine, mamma Norma e papà Luciano la aspettano ancora. Il negozio di alimentari lo hanno dovuto chiudere, perché Luciano oramai ha quasi perso la vista e mamma Norma è bloccata su una sedia a rotelle. Quante domande senza risposte e quanti dubbi, dopo 17 anni non si è raggiunti una verità sulla scomparsa di Mary Chiaese e questo è un vero mistero campano.