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Modena, 67enne con patologie croniche morto dopo la puntura di una zanzara: “È colpa del virus del Nilo”

Salgono a cinque i decessi per il virus West Nile in Emilia-Romagna: un 67enne, che soffriva già di patologie croniche, è morto in provincia di Modena. In totale in Italia sono 9 i morti a causa del virus West Nile. Il primo caso autoctono era stato registrato a Medolla sempre nel Modenese.

Modena, 67enne con patologie croniche morto per virus West Nile

Secondo il bollettino dell’istituto superiore di sanità da maggio 2024 sono stati segnalati in Italia 171 casi umani confermati, 101 dei quali hanno manifestato sintomi neuro-invasivi.  L’Emilia-Romagna si conferma una delle aree più colpite d’Italia. A oggi sono 30 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone del territorio modenese e 77 in tutta l’Emilia-Romagna, secondo l’ultima rilevazione conosciuta.

Due decessi sono avvenuti il 23 agosto scorso e sono quelli di due donne, di 80 e 83 anni, che erano ricoverate all’ospedale Maggiore di Parma e presentavano diverse patologie pregresse. Poco prima era morto un uomo di 78 anni a Russi (Ravenna), mentre all’inizio del mese era deceduto a un uomo di 89 anni, che aveva contratto il virus a Carpi (Modena). Altri decessi erano stati registrati in Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

La nota dell’Ausl di Modena

“L’Ausl di Modena rinnova a tutta la popolazione della provincia le raccomandazioni per proteggersi dalle punture di zanzare che depositano le uova, lo ricordiamo, nei ristagni di acqua. Misure preventive molto importanti per contrastare la diffusione del virus West Nile (trasmesso all’uomo dalla zanzare comune) nella nostra provincia. Ogni cittadino può limitare la proliferazione delle zanzare nella propria abitazione con semplici ma efficaci comportamenti: tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci; eliminare tutti i ristagni di acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per i bambini; ripetere ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre, i trattamenti larvicidi nei tombini utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara.”

“Il trattamento va ripetuto eventualmente dopo abbondanti piogge. In casa adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi. Ricordiamo che il virus West Nile è presente in maniera stabile nella nostra regione e in particolare nelle zone del bacino padano in quanto viene trasmesso dalla zanzare comune tipica dei nostri territori. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite puntura di zanzara ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone. Nella maggior parte dei casi il contatto col virus causa un’infezione che decorre senza sintomi; in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale”.

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