Li usiamo tutti i giorni, ma a volte ne ignoriamo il significato profondo e l’origine: sono i modi di dire italiani, frasi fatte usate per esprimere un determinato concetto attraverso un’espressione di senso figurato, cioè non in modo concreto ma metaforico. A differenza dei proverbi che forniscono un insegnamento in base all’esperienza o saggezza popolare, i modi di dire, invece, non significherebbero nulla se usati fuori contesto: i modi di dire si usano solo al momento giusto, per rendere più chiaro un concetto.
I modi di dire della lingua italiana: cosa significano
Perché di un bambino molto vivace si dice che ha l’argento vivo addosso? Che cosa significa esattamente mandare da Erode a Pilato, o che origine hanno espressioni come avere il bernoccolo della matematica, o fare l’avvocato del diavolo, o non è più il tempo che Berta filava? A che episodio storico allude una frase come ritirarsi sull’Aventino?
Questo dizionario risponde a questo tipo di interrogativi, elencando sistematicamente i modi di dire, antichi e moderni, della lingua italiana di cui costituiscono una ricchezza particolare e tuttora in espansione. Accanto a espressioni ancora usate ma che derivano da realtà ormai lontane e dimenticate, come alle calende greche, o mangiare a quattro palmenti, o spezzare una lancia, ne esistono molte altre tratte dalla vita di tutti i giorni, quali perdere l’autobus, o tirare la volata o andare in tilt.
La raccolta
In questa pagina trovate una raccolta di modi di dire italiani disposti per ordine alfabetico e, dal momento che ne esistono moltissimi, abbiamo selezionato solamente quelli di uso comune o più particolari.
Nella categoria sono compresi:
- cliché linguistici e frasi fatte;
- espressioni proverbiali;
- locuzioni idiomatiche;
- citazioni molto diffuse, divenute frasi di uso comune.
L’elenco dei modi di dire della lingua italiana
- Lettera A
- Lettera B
- Lettera C
- Lettera D
- Lettera E
- Lettera F
- Lettera G
- Lettera I
- Lettera L
- Lettera M
- Lettera N
- Lettera O
- Lettera P
- Lettera Q
- Lettera R
- Lettera S
- Lettera T
- Lettera U
- Lettera V
A
Abbassare le ali = ridimensionarsi, agire con meno superbia.
Abboccare all’amo = cadere in un tranello o trappola.
A bizzeffe = in grandi quantità.
A buon rendere = quando si accetta un favore con il proposito di ricambiarlo appena possibile.
Acchiappare farfalle = perdere tempo in cose inutili.
A cuore aperto = parlare sinceramente.
Ad ampio respiro = che abbraccia molte aree del sapere e che fornisce vari spunti di riflessione.
Affondare le zanne = addentare, avventarsi con voracità.
A gambe levate = fuggire velocemente.
Agire dietro le quinte = chi manovra qualcuno o qualcosa in modo nascosto o in segreto.
A gogo = a volontà, in abbondanza.
A grandi linee = raccontare un fatto mantenendosi sul generico, trascurando i particolari.
Allevare una serpe in seno = fare del bene a chi può diventare una minaccia in futuro.
Allungare il collo = cercare di vedere qualcosa facendo in modo che gli altri non se ne accorgano.
Alzare bandiera bianca = arrendersi.
Alzare la cresta = atteggiarsi in modo orgoglioso.
Alzare le vele = iniziare un’impresa.
Ammainare le vele = ritirarsi da un’attività.
Andare a braccetto = andare d’accordo, avere grande familiarità.
Andar per rane = perdere il filo del discorso.
Andar vitello e tornare bue = diventare più stupidi di prima.
A piede libero = libero da ogni impedimento
A occhio e croce = valutazione o misurazione eseguita in modo molto approssimato.
A ufo = mangiare a scrocco, a gratis, a sbafo senza pagare.
Accendere un lume alla Madonna = in segno di ringraziamento alla Divina Provvidenza per essere scampato a un grave pericolo.
Acqua alla gola = essere in difficoltà
Acqua in bocca = mantenere un segreto.
Affogare in un bicchiere d’acqua = perdersi in un niente
Affogare nei debiti = essere sommersi dai debiti.
Agile come un gatto = molto agile come il gatto che salta e si arrampica dappertutto.
Aggiustare il tiro = perfezionare la mira.
Aguzzar l’ingegno = sforzarsi per capire o risolvere un problema.
Alla garibaldina = in modo sbrigativo anche se impreciso.
Alla luce del sole = sotto gli occhi di tutti, in pubblico.
Alzare le mani = arrendersi oppure picchiare qualcuno.
A macchia d’olio = diffondersi rapidamente, come la macchia d’olio su una tovaglia.
A malapena = a fatica, a stento.
Ammazzare come un cane = uccidere in modo brutale senza il minimo rimorso.
Anche l’occhio vuole la sua parte = quando si desidera che qualcosa, oltre a essere utile, possa appagare anche il senso estetico.
Andarci con una gamba sola = andare molto volentieri in un posto, tanto che lo si farebbe perfino saltando su una gamba sola.
Andare a fagiolo = andare alla perfezione, essere molto adatto.
Andare a genio = essere gradito, essere d’accordo.
Andare a gonfie vele = quando una cosa procede con successo, nel migliore dei modi.
Andare a letto come le galline = andare a letto prestissimo.
Andare a monte = quando fallisce il tentativo di fare qualcosa.
Andare a nozze = quando si gradisce qualcosa/qualcuno particolarmente.
Andare a Patrasso = andare in rovina.
Andare a picco = fallire, sprofondare nel fallimento.
Andare a puttane = andare a finire male.
Andare a rotoli = andare in rovina.
Andare a ruba = quando un prodotto è molto richiesto sul mercato.
Andare a zonzo = gironzolare senza una meta precisa.
Andare al diavolo = allontanare qualcuno in malo modo.
Andare al macello = andare incontro alla morte.
Andare alla cieca = procedere senza vederci chiaro.
Andare alla deriva = lasciarsi andare, abbandonarsi, come trascinato dalla corrente.
Andare alla fonte = trovare l’origine o il responsabile di qualcosa.
Andare via con le pive nel sacco = andare via senza nulla in mano
Andare coi piedi di piombo = procedere con prudenza.
Andare di lusso = quando qualcosa va meglio del previsto.
Andare di male in peggio = quando una situazione negativa che tende a peggiorare ancora.
Andare per il sottile = agire con precisione o delicatezza.
Andare in bianco = fallire un obiettivo.
Andare incontro al proprio destino = accettare gli ostacoli della vita.
Andare in fumo = quando di qualcosa non resta niente, perché distrutta o esaurita.
Andare in tilt = perdere la lucidità mentale.
Andare per le lunghe = quando i tempi di una situazione si allungano.
Andare su tutte le furie = arrabbiarsi moltissimo.
Affogare nel grasso = sprofondare (con gli occhi) nel corpo di una persona grassa.
Appendere il cappello (o le scarpe) al chiodo = ritirarsi da una attività, intenso come lavoro.
Aprire gli occhi = rendersi conto di qualcosa.
Apriti cielo = esclamazione, reazione improvvisa e violenta di fronte a un fatto inatteso.
Arrampicarsi sugli specchi = cercare delle scuse che reggono.
Arrivare a piatti lavati = arrivare quando il lavoro da svolgere è già concluso.
Arrivare quando si spengono le luci = arrivare troppo tardi.
Attaccare bottone = intrattenersi in una conversazione lunga e noiosa.
A tutta birra = andare a tutta velocità, dare il massimo.
Aver provato il morso del lupo = essere diventati prudenti dopo avere avuto esperienze sgradevoli.
Aver visto il lupo = avere voce tremula tipica di chi ha subito un grande spavento.
Avere ancora i denti da latte = essere molto giovani e inesperti.
Avere culo = avere fortuna.
Aver fatto trenta e fare trentuno = fare ancora un ultimo sforzo per raggiungere uno scopo.
Avere fegato = essere coraggioso.
Avere il ballo di San Vito = essere incapaci di stare fermi.
Avere il dente avvelenato = portare rancore verso qualcuno.
Avere il pollice verde = essere portati per il giardinaggio.
Avere il prosciutto davanti agli occhi = non vedere le cose più evidenti.
Avere ingoiato il manico della scopa = stare rigidi con il corpo ben eretto.
Avere l’acquolina in bocca = desiderare fortemente qualcosa, riferito al cibo.
Avere la coda di paglia = chi si discolpa senza essere accusato.
Avere la coscienza sporca = aver fatto qualcosa di cui rimproverarsi e sentirsi in colpa.
Avere la faccia come il culo = individuo che non si imbarazza a fare o a dire nulla.
Avere la febbre del sabato sera = voglia matta di divertiri.
Avere la luna storta = essere di pessimo umore.
Avere la maledizione addosso = essere perseguitati dalla sfortuna.
Avere la mano leggera = trattare qualcuno o qualcosa con le buone maniere.
Avere la mano pesante = non avere il senso della misura oppure mancare di finezza.
Avere la pelle d’oca = reazione della pelle al freddo.
Avere la pelle dura = essere resistente ai malesseri della vita.
Avere la puzza sotto il naso = considerarsi superiore agli altri e guardare gli altri considerati inferiori come se puzzassero.
Avere la scimmia = essere ubriachi.
Avere la spada di Damocle sul capo = sta per arrivare un pericolo inevitabile.
Avere la testa sulle spalle = essere una persona responsabile.
Avere le gambe che fanno giacomo giacomo = quando tremano le ginocchia.
Avere le mani bucate = essere un tipo spendaccione, chi sperpera i propri risparmi con facilità.
Avere le mani d’oro = saper fare molte cose.
Avere le mani di burro (o di pasta frolla) = mani prive di forza, che non hanno una presa ferma e lasciano cadere regolarmente qualcosa.
Avere le mani lunghe = essere predisposti al furto, come un ladruncolo.
Avere le palle = avere coraggio.
Avere le palle piene = non poterne più di qualcosa, essere stanchi detto in modo volgare.
Avere molte frecce al proprio arco = disporre di molte risorse da utilizzare per un dato scopo.
Avere poco sale in zucca = essere poco intelligenti, sciocchi.
Avere sulla punta della lingua = non riuscire a ricordare qualcosa che però si ha l’impressione di poter riportare alla memoria da un momento all’altro.
Avere torto marcio = essere completamente in errore su qualcosa.
Avere una fifa blu = provare una forte paura tale che il colorito del volto diventa bluastro.
Avere una marcia in più = avere capacità nettamente superiori agli altri.
Avere un asso nella manica = avere a disposizione una soluzione segreta, probabilmente quella vincente o risolutrice.
Avere una volontà di ferro = essere molto determinati per il raggiungimento di un obiettivo o scopo.
Avere un chiodo fisso = avere un’idea fissa per la testa.
Avere un diavolo in corpo = essere molto vivaci, avere tanta energia per fare ogni cosa.
Avere un diavolo per capello = essere di malumore e o furibondi che se si avesse in testa una serie di Diavoli che tirano i capelli.
Avere un nodo alla gola = sentirsi la gola chiusa, per emozione, commozione ecc.
Avere una febbre da cavallo = febbre molto alta.
Avere uno scheletro nell’armadio = nascondere un fatto della vita compromettente e imbarazzante che è meglio tenere nascosto.
Avere voce in capitolo = avere autorità per intervenire in una discussioni e prendere decisioni.
Averne fin sopra i capelli = essere arrivati al limite della sopportazione.
Averne per un pezzo = periodo di tempo piuttosto lungo.
B
Ballare come un orso = ballare in modo goffo e pesante.
Battere cassa = chiedere denaro.
Battere la fiacca = oziare.
Beffa del destino = avvenimento imprevisto che accade quasi per dispetto.
Bel Paese = modo poetico di vedere l’Italia
Bestia nera = incubo, ossessione verso qualcuno o qualcosa.
Bicchiere della staffa = ultimo bicchiere bevuto prima di congedarsi
Boia chi molla = chi abbandona la lotta è un assassino.
Bollire in pentola = quando qualcosa si sta preparando qualcosa in segreto, senza conoscerne gli ingredienti.
Brancolare nel buio = muoversi con molta incertezza, senza sapere dove andare.
Bruciare le tappe = raggiungere un obiettivo prima del previsto.
Buonanotte al secchio = indica un fallimento, l’impossibilità di completare un’opera.
Buttare al vento = sciupare, sprecare.
Buttare paglia sul fuoco = intensificare un conflitto.
Buttare sardine per prendere lucci = sacrificare qualcosa per ottenere in cambio un bene di maggior valore.
Buttarla sul ridere = sdrammatizzare su una situazione dolorosa o difficile.
Buttarsi a capofitto = buttarsi a testa in giù oppure dedicarsi totalmente in qualcosa.
C
Cadere dalla padella nella brace = per evitare un rischio si finisce in un guaio maggiore.
Cadere dalle nuvole = scoprire con incredulità qualcosa che era chiaro per tutti.
Cadere in piedi = uscire bene da una situazione pericolosa.
Calzare a pennello = alla perfezione.
Camminare sul filo del rasoio = rischiare molto.
Camminare sulle uova = essere in una situazione difficile o delicata, in cui qualsiasi azione rischia di provocare danno.
Capitare a fagiolo = quando qualcosa o qualcuno arriva al momento giusto.
Capro espiatorio = persona innocente incolpata di qualcosa
Cascare dal pero = prendere atto di una dolorosa realtà.
Cavalcare la tigre = gettarsi in un’impresa pericolosa dalla quale non ci si può più ritirare, o anche trovarcisi coinvolti proprio malgrado.
Cercare a destra e a sinistra = cercare dappertutto.
Cercare il pelo nell’uovo = cercare le piccole imperfezioni, essere meticolosi.
Cercare la quadratura del cerchio = cercare la soluzione ideale per un certo problema.
Cercare in lungo e in largo = cercare in ogni direzione.
Cercare un ago in un pagliaio = cercare qualcosa di impossibile da trovare.
Cercare per mare e per monti = cercare qualcosa ovunque e con insistenza.
Chi si loda si imbroda = chi si fai i complimenti da solo si rovina con le sue stesse mani
Chiodo scaccia chiodo = un nuovo problema fa passare in secondo piano il precedente.
Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati = prendere provvedimenti quando ormai il danno è stato fatto.
Chiudere un occhio = fingere di non vedere.
Cogliere con le mani nel sacco = sorprendere qualcuno nell’atto di compiere qualcosa di scorretto, o con le prove evidenti della sua colpevolezza.
Cogliere l’attimo = sfruttare le occasioni favorevoli.
Colpo basso = scorrettezza da chi non si aspetta
Colpo di spugna = cancellare i vecchi rancori, perdonare.
Coltivare il proprio orto = si deve fare quanto è nelle nostre possibilità senza cedere a sogni impossibili o immaginare una realtà inesistente.
Comandare a bacchetta = con grande autorità e severità.
Come il diavolo e l’acqua santa = essere due elementi che non possono coesistere.
Come una bestia = trattare in malo modo.
Comprare a scatola chiusa = fare un acquisto senza aver verificato la qualità, valutandone la convenienza solo in generale.
Con questi chiari di luna …: per indicare un momento critico, un periodo difficile, soprattutto sotto il profilo economico.
Conoscere come le proprie tasche = conoscere molto bene in tutte le sue caratteristiche.
Contare come il due di briscola (o il due di picche) = contare poco o nulla, essere di scarso valore.
Correre la cavallina = dedicarsi o lasciarsi andare ad una vita spensierata.
Cosa fatta capo ha = un’azione ormai compiuta non può essere cambiata da discussioni e temporeggiamenti.
Credere agli asini che volano = credere a tutto quello che si dice, essere molto ingenui e creduloni.
Credersi il figlio della gallina bianca = ritenersi una persona particolare che ha tutti i privilegi.
Credersi un padreterno = darsi molta importanza.
D
Da che pulpito viene la predica = riferito a chi dà consigli che sono in aperta contraddizione con il proprio comportamento.
Dare del filo da torcere = ostacolare, procurare noie e grattacapi.
Dare i numeri = dire cose insensate.
Dare il benservito = licenziare dal servizio.
Dare l’imbeccata = suggerire di nascosto a qualcuno cosa deve dire o come deve comportarsi.
Dare nell’occhio = attirare l’attenzione.
Dare una lavata di capo = apro rimprovero, sgridata severa.
Dare un dito e farsi prendere un braccio = approfittare della disponibilità di qualcuno.
Darla a bere = far credere vera una falsità.
Darle di santa ragione = picchiare sodo con la stessa foga che ha chi crede di avere ragione dalla propria parte.
Darsela a gambe = scappare, fuggire.
Darsi la zappa sui piedi = andare contro se stessi, inavvertitamente o per rabbia.
Da uomo a uomo = lealmente, con chiarezza.
Detto, fatto = eseguire immediatamente.
Difendere coi denti = difendere con accanimento.
Di punto in bianco = senza preavviso.
Dirne di tutti i colori = sfogarsi, parlare liberamente senza badare alla sensibilità degli altri.
Dirne quattro = rimproverare qualcuno dicendogli quello che si pensa.
Dormirci sopra = rinviare al giorno successivo una decisione.
Dormire sugli allori = restare inoperosi accontentandosi di quanto si è già ottenuto.
Dormire tra due guanciali = sentirsi sicuri, tranquilli, senza la minima preoccupazione
E
È facile come bere un bicchiere d’acqua = estremamente facile.
È il mio cavallo di battaglia = un argomento o una materia nei quali ci si sente particolarmente ferrati.
È la solita cantilena = è sempre la stessa cosa già sentita in passato.
Entrare da un orecchio e uscire dall’altro = ignorare ciò che si è sentito.
Entrare in ballo = entrare in azione, intervenire.
Essere a cavallo = essere certi di raggiungere un obiettivo.
Essere agli sgoccioli = che manca poco, si usa al termine di qualcosa.
Essere ai ferri corti = arrivare alla fase conclusiva di uno scontro.
Essere al settimo cielo = sensazione meravigliosa di chi è estremamente felice.
Essere al verde = essere rimasto senza soldi.
Essere alla frutta = essere senza forze, senza energia.
Essere appeso a un filo = trovarsi in una situazione pericolosa, precaria.
Essere baciato dalla fortuna = essere molto fortunati.
Essere come cane e gatto = trovarsi in continuo disaccordo.
Essere come il gatto e la volpe = spalleggiarsi l’un l’altro per compiere imprese disoneste.
Essere come il prezzemolo = essere una persona che si trova dappertutto.
Essere come l’araba fenice = si riferisce a persona o cosa molto perfetta, senza uguali, rara ed introvabile.
Essere come l’ebreo errante = non trovare pace, non avere sede stabile in nessun posto.
Essere con la corda al collo = trovarsi in grave pericolo.
Essere come un libro aperto = non avere segreti da nascondere.
Essere culo e camicia = avere un rapporto familiare e di complicità.
Essere di facili costumi = donna che si concede a molti.
Essere di manica larga = essere indulgente o tollerante.
Essere due anime in un nocciolo = per definire un’amicizia intima fra due persone.
Essere felice come una Pasqua = essere molto felici.
Essere fuori di sé = avere un comportamento diverso, solitamente in negativo, da quello abituale.
Essere il pomo della discordia = essere ciò che è causa di disaccordo.
Essere in alto mare = essere molto lontani dalla meta.
Essere in gamba = avere tante capacità.
Essere in prima linea = essere più importanti.
Essere in quattro gatti = essere in numero ridottissimo.
Essere in una botte di ferro = essere ben protetti o tutelati.
Essere in vena = sentirti in voglia di fare qualcosa.
Essere la ciliegina sulla torta = ciò che completa un’opera, una situazione ecc.
Essere l’elefante in una cristalleria = non essere molto delicati nel dire e nel fare le cose.
Essere la fata Turchina = avere capacità di risolvere i problemi o guai.
Essere la favola del paese = essere oggetto di chiacchiere.
Essere la punta di diamante = essere l’elemento migliore o più forte.
Essere l’ultima ruota del carro = non contare assolutamente niente, non avere alcun valore.
Essere nella fossa dei leoni = trovarsi in una situazione o condizione fortemente sfavorevole o rischiosa.
Essere nuovo di zecca = appena acquistato, non ancora usato.
Essere pieno come un uovo = essere sazio oppure luogo molto affollato.
Essere sano come un pesce = essere in perfetta salute.
Essere sul lastrico = ridursi in miseria.
Essere sulla cresta dell’onda = trovarsi in un momento favorevole della vita.
Essere tra i piedi = essere d’intralcio.
Essere una frana = essere incapace nel fare qualcosa.
Essere un altro paio di maniche = tutta un’altra cosa, non paragonabile con la precedente.
Essere una palla al piede = essere di peso, d’intralcio per qualcuno.
Essere un fariseo = essere una persona falsa e ipocrita.
Essere un figlio di papà = chi vive agiatamente solo per merito dei propri genitori.
Essere un libro chiuso = essere impenetrabile, chi non rivela le propri pensieri, sentimenti ed emozioni.
Essere un uomo di poca fede = persona che non ha fiducia nelle parole o nell’operato altrui.
F
Faccia di bronzo (o tosta) = riferito a chi non prova vergogna o timidezza.
Far di necessità virtù = adeguarsi dinanzi alle difficoltà, senza rassegnarsi.
Far girare le palle = innervosire qualcuno.
Far l’occhio di triglia = fare lo sguardo dolce.
Far luce su qualcosa = fare chiarezza.
Far ridere i polli = non essere divertente, non saper fare ridere nessuno.
Far rizzare i capelli = spaventare moltissimo.
Far secco = uccidere.
Far vedere i sorci verdi = creare grossi problemi.
Far vedere la luna nel pozzo = cercare d’ingannare con promesse illusorie.
Far venire il latte alle ginocchia = essere noiosi, seccanti, di difficile sopportazione.
Fare a scaricabarile = addossarsi vicendevolmente colpe, responsabilità o incombenze.
Fare alla romana = dividere equamente tra amici
Fare atto di fede = dichiarare ufficialmente la propria credenza.
Fare cappotto = vincere in modo clamoroso umiliando l’avversario.
Fare come il gambero = andare all’indietro, peggiorare, regredire.
Fare come il cane dell’ortolano = non mangia e non lascia mangiare.
Fare da palo = stare di guardia.
Fare di una mosca un elefante = esagerare di molto i fatti.
Fare i conti in tasca = scoprire con curiosità maleducata la disponibilità economica degli altri.
Fare i conti senza l’oste = prendere decisioni affrettate senza tenere conto della volontà altrui.
Fare il buono e il cattivo tempo = avere tanto potere o influenza da determinare e regolare tutta una situazione.
Fare il callo = farci l’abitudine.
Fare il cascamorto = fare la corte, corteggiare.
Fare il culo = sconfiggere clamorosamente.
Fare il diavolo a quattro = fare gran fracasso, un baccano infernale.
Fare il galletto = chi corteggia abitualmente le donne, con disinvoltura spesso sfacciata.
Fare il volo di Icaro = sopravvalutare le proprie capacità e uscirne sconfitti.
Fare la cicala = sperperare beni o denaro senza pensare al futuro.
Fare la cresta = appropriarsi di qualcosa in più rispetto al dovuto.
Fare la figura del baccalà = fare la figura dello stupido.
Fare la fine del topo = restare intrappolato e morire.
Fare la pelle = maltrattare seriamente qualcuno.
Fare la parte del leone = accaparrarsi tutto o quasi, prendersi la parte migliore.
Fare la spola = fare avanti e indietro continuamente da un luogo a un altro.
Fare le nozze coi fichi secchi = chi si rende ridicolo volendo realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza avere i mezzi necessari.
Fare le ore piccole = stare svegli fino a tarda notte.
Fare le scarpe = manovrare subdolamente contro qualcuno fingendosi amico.
Fare l’indiano = chi finge di non sentire o non capire quello che gli viene detto.
Fare mente locale = concentrarsi per cercare di ricordare o di riordinare le idee riguardo un argomento ben preciso
Fare pelo e contropelo = criticare aspramente.
Fare piazza pulita = liberare completamente, fare sparire del tutto.
Fare San Martino = cambiare lavoro e luogo di lavoro
Fare tabula rasa = far sparire tutto eliminando le tracce di ciò che c’era.
Fare tredici = avere un grosso colpo di fortuna.
Fare un buco nell’acqua = fallire.
Fare un macello = creare un gran disordine, confusione.
Fare un nodo al fazzoletto = fare in modo di ricordarsi una cosa.
Fare un patto col diavolo = essere disposti a tutto.
Fare un salto nel buio = intraprendere un’iniziativa rischiosa.
Fare un’ira di Dio = fare una scenata violenta.
Fare una frittata = provocare un danno irrimediabile.
Fare un quarantotto = fare casino
Farla franca = uscire senza danno o pena da qualche rischio o da qualche azione illecita.
Farne di cotte e di crude = combinarne di ogni genere.
Farsene una ragione = accettare qualcosa di negativo.
Farsi beffa di qualcuno = deridere.
Farsi gioco = burlarsi.
Fatto coi piedi = eseguito senza impegno e senza cura.
Ficcare il naso = intromettersi.
Freddo di mano, caldo di cuore = quando si è innamorati il sangue non circola bene.
G
Gambe in spalla = invito a fuggire.
Gatta da pelare = avere una grana, un problema da risolvere.
Gettare alle ortiche = buttare via malamente.
Gettare fumo negli occhi = illudere.
Gettare la maschera = dimostrare apertamente le proprie intenzioni.
Gettare la spugna = arrendersi, rinunciare.
Giocare come il gatto col topo = tormentare un avversario più debole sapendo di poterlo battere quando si vuole.
Giorni della Merla = giorni più freddi dell’anno
Grattarsi la pancia = non fare niente.
Gridare al lupo = chiedere aiuto anche quando non serve.
Guardare uno dall’alto in basso = sentirsi superiori.
I
I conti non tornano = quando un ragionamento non convince, sembra sbagliato.
Il cuore non sbaglia = le scelte fatte ad intuito difficilmente sono sbagliate.
Il dolce far niente = stato di ozio felice e spensierato.
In bocca al lupo = augurio scherzoso di buona fortuna.
In fin dei conti = dopotutto, in fondo, tutto sommato.
In un batter d’occhio = in un attimo.
Indossare la camicia di Nesso = tormento insopportabile da cui è impossibile liberarsi.
Ingoiare il rospo = sopportare una situazione sgradevole perché non si può fare altrimenti.
Insegna a nuotare ai pesci = pretendere di saperne sempre più degli altri.
Inseguire una chimera = inseguire un sogno irrealizzabile.
L
L’uovo di Colombo = soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile.
La classe non è acqua = la “classe” è una qualità rara e non comune come l’acqua.
La gallina dalle uova d’oro = qualcosa di estremamente redditizio.
Lacrime di coccodrillo = lacrime finte.
Lasciare a desiderare = non soddisfare appieno.
Lasciarci le penne = morire.
Lasciar cuocere qualcuno nel suo brodo = non preoccuparsene minimamente, farlo arrangiare da solo.
Lavarsene le mani = togliersene la responsabilità.
Lavorare per la gloria = lavorare senza ricevere alcuna retribuzione.
Leccarsi i baffi = gustare molto un cibo.
Leccare i piedi = adulare qualcuno importante per ottenere vantaggi.
Leccarsi le ferite = cercare di consolarsi di un insuccesso, di una delusione.
Legarsela al dito = non dimenticare, in genere riferito ai torti subiti.
Levare le tende = andarsene.
Levarsi dalle palle = levarsi di torno.
Levarsi il boccone di bocca = privarsi del necessarie per aiutare qualcuno.
Levarsi un dente = togliersi un pensiero fastidioso.
Liscio come l’olio = calmo, piatto oppure senza intoppi o difficoltà.
Lotta senza quartiere = lotta senza tregua o riposo, senza sosta fino alla vittoria.
M
Mandare a farsi benedire = mandare al diavolo, mandare a quel paese.
Mandare all’aria = mandare qualcosa in rovina.
Mandare a monte = non concretizzarsi, non raggiungere uno scopo.
Mandare a quel paese = allontanare bruscamente qualcuno.
Mangiare alle spalle di qualcuno = farsi mantenere.
Mangiare a quattro palmenti = mangiare avidamente, con ingordigia.
Mangiare a ufo = mangiare senza pagare e senza dare nulla in cambio.
Mangiare come un uccellino = mangiare pochissimo.
Mangiare la foglia = capire una cosa al volo, intuire in anticipo.
Mangiare pane a tradimento = vivere alle spalle altrui senza mostrare alcuna gratitudine.
Mangiare per due = mangiare moltissimo, quanto basterebbe per due persone.
Mangiarsi vivo qualcuno = aggredire, offendere, attaccare con grande violenza.
Menare il can per l’aia = parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque.
Menar per il naso = prendere in giro, ingannare.
Mettere a ferro e fuoco = distruggere.
Mettere dei paletti = fissare dei limiti oltre il quale non si deve andare.
Mettere il carro davanti ai buoi = affrettare troppo i tempi.
Mettere il bastone tra le ruote = impedire di proseguire.
Mettere il dito sulla piaga = toccare un argomento delicato o imbarazzante.
Mettere il lupo nell’ovile = mettere qualcuno in una posizione di grande vantaggio oppure affidare un bene prezioso alla persona meno adatta.
Mettere in buona luce = parlare positivamente di qualcuno, far apparire bene agli occhi altrui.
Mettere in cattiva luce = parlare negativamente di qualcuno, far apparire male agli occhi altrui.
Mettere in croce = tormentare.
Mettere in luce = mettere in evidenza.
Mettere i puntini sulle i = chiarire un concetto in modo che non possano esserci equivoci.
Mettere la corda al collo = imporre condizioni pesanti e inaccettabili.
Mettere la pulce nell’orecchio = insinuare un sospetto.
Mettere lo zampino = intromettersi abilmente per trarne vantaggio.
Mettere nero su bianco = mettere per iscritto.
Mettere troppa carne al fuoco = dedicarsi a troppe attività contemporaneamente.
Mettercela tutta = impegnarsi al massimo.
Mettere alle corde = non lasciare possibilità di scelta.
Mettere qualcosa sotto i denti = mangiare qualunque cosa.
Metterci una croce sopra = rinunciarci definitivamente, smettere di pensarci.
Metterci una pietra sopra = non pensare più a una cosa, dimenticarla, non parlarne più.
Mettersi le mani nei capelli = disperarsi.
Mordersi la lingua = trattenersi dal parlare, pentirsi di aver parlato.
Mostrare i denti = farsi vedere deciso, avere un atteggiamento aggressivo.
Muovere cielo e terra = usare tutti i mezzi possibili per ottenere qualcosa.
N
Nascere con la camicia = essere particolarmente fortunati.
Nemmeno per sogno! = assolutamente no.
Non avere il becco di un quattrino = non avere neanche un soldo.
Non avere peli sulla lingua = esprimersi in totale sincerità, senza la paura di dire il proprio pensiero.
Non aver niente da metter sotto i denti = non avere nulla da mangiare, essere molto poveri.
Non batter chiodo = non ottenere nulla.
Non capire un tubo = non capire assolutamente niente.
Non capire uno iota = non capire nulla.
Non cavar un ragno dal buco = non concludere nulla nonostante sforzi e tentativi.
Non chiudere occhio = non riuscire a dormire.
Non ci piove = quando si vuole esprimere la certezza di un determinato avvenimento.
Nulla è impossibile = tutto si può realizzare col giusto impegno.
Non esser farina del proprio sacco = essere una cosa copiata o fatta con l’aiuto di altri.
Non essere uno stinco di santo = essere una persona poco onesta o corretta, oppure dal passato un po’ burrascoso.
Non fare male a una mosca = essere miti e innocui.
Non guardare in faccia nessuno = non fare favoritismi.
Non importare un fico secco = non importare nulla.
Non muovere un dito = non fare assolutamente nulla, non intervenire.
Non sapere che pesci pigliare = non sapere cosa decidere.
Non sapere dove sbattere la testa = non sapere come fare a venire a capo di una situazione difficile o complicata.
Non saper tenere un cece in bocca = essere incapaci a mantenere un segreto.
Non sentir volare una mosca = silenzio assoluto, non sentire alcun rumore.
Non si campa d’aria = essere molto poveri, come se si avesse soltanto l’aria per nutrirsi.
Non stare né in cielo né in terra = essere impossibile, assurdo.
Non stare più nella pelle = essere in attesa frenetica.
Non svegliare il cane che dorme = non provocare chi potrebbe reagire in maniera imprevedibile.
Non torcere un capello = non fare assolutamente male a qualcuno.
Non valere un fico secco = valere pochissimo, meno di un fico essiccato.
Non valere una lira = non valere nulla.
Non vedere l’ora = essere impaziente.
Nuotare nell’oro = essere molto ricchi.
O
O la va o la spacca = tentativo rischioso, che potrebbe andare bene o molto male.
O mangi la minestra, o salti dalla finestra = convincere qualcuno che non ha altre alternative.
Occhio di falco = vista acutissima.
Occhio di lince = avere una vista molto acuta e penetrante.
Ogni morte di papa = raramente.
Ognuno porta la sua croce =
Oltre al danno la beffa = oltre ad aver subito il danno si viene pure presi in giro.
Ora si balla = esprime preoccupazione per un pericolo imminente.
P
Pagare il fio = subire la giusta punizione.
Parlare a quattr’occhi = parlare in confidenza e senza testimoni.
Parlare al muro = parlare con qualcuno che non ti ascolta
Parlare chiaro e tondo = parlare in modo esplicito senza giri di parole.
Parlare come un libro stampato = esprimersi con grande proprietà di linguaggio.
Parlare ostrogoto = parlare un linguaggio incomprensibile.
Partire in quarta = iniziare qualcosa con grande entusiasmo.
Passare dalle stelle alle stalle = dal successo al fallimento, dalla ricchezza alla miseria.
Passare la patata bollente = dare ad altri una situazione difficile da gestire e risolvere.
Passare sotto le forche caudine = subire una grave umiliazione.
Perdere il lume della ragione = impazzire.
Perdere la faccia = perdere la dignità e l’onore.
Perdere le staffe = perdere la pazienza.
Per filo e per segno = qualcosa fatta con ordine e precisione.
Per il rotto della cuffia = superare a stento una situazione difficile.
Per un punto Martin perse la cappa
Pestare i piedi a qualcuno = danneggiare o infastidire.
Piangere a calde lacrime = piangere disperatamente.
Piangere come un vitello = piangere disperatamente.
Piangersi addosso = commiserarsi in continuazione, con lamenti che sfiorano il ridicolo.
Piove, governo ladro! = dare la colpa al governo, anche della pioggia.
Piove sul bagnato = il peggiorare di una situazione già messa male.
Portare acqua al mare = svolgere mansioni inutili.
Prendere alla lettera = capire il significato letterale, senza cogliere i significati reconditi.
Prendere due piccioni con una fava = raggiungere due obiettivi con un unico sforzo.
Prendere in giro = deridere, mettere in ridicolo.
Prendere la palla al balzo = cogliere l’occasione favorevole e approfittarne.
Prender la vita con filosofia = non inquietarsi o deprimersi di fronte ai problemi della vita.
Prendere lucciole per lanterne = confondere una cosa per un’altra.
Prendere sotto gamba = prenderla troppo alla leggera sottovalutandone l’importanza e la difficoltà.
Prendere un bidone = subire una truffa.
Prendere un granchio = commettere uno sbaglio.
Prendere una sbandata = innamorarsi in modo intenso e improvviso.
Promettere mare e monti = fare promesse senza poterle o volerle mantenere.
Q
Questioni di lana caprina = discussioni su cose futili, prive di fondamento.
Qui casca l’asino = qui è facile sbagliarsi.
Qui gatta ci cova = quando qualcosa risulta strano o poco convincente.
R
Raschiare il fondo del barile = usare le ultime risorse rimaste per togliersi da un impaccio.
Rendere pan per focaccia = ricambiare con eguale o maggiore asprezza una offesa o un torto ricevuto.
Restare con l’amaro in bocca = rimanere delusi.
Rigare dritto = agire secondo i propri doveri.
Rigirare la frittata = far apparire una cosa secondo la propria convenienza.
Rimanere a galla = resistere agli eventi, salvarsi da una situazione difficile.
Rimanere con un pugno di mosche = ottenere poco o nulla.
Rimanere di sasso = restare sbalordito, senza parole.
Rimangiarsi la parola = non mantenere un impegno preso.
Rimboccarsi le maniche = impegnarsi a fare qualcosa.
Rimettersi in sesto = guarire da una malattia o infortunio.
Rispondere per le rime = reagire verbalmente a un intervento offensivo o provocatorio.
Rompere gli indugi = passare all’azione.
Rodersi il fegato = covare rancore, rabbia.
Rompere il ghiaccio = interrompere una situazione fatta di silenzio e imbarazzi.
Rompere le scatole = creare fastidio.
Rompere le uova nel paniere = rovinare un piano o un progetto pazientemente preparato.
S
Saltare il fosso = rompere ogni rapporto con il passato per dedicarsi a cose del tutto nuove.
Salto di qualità = notevole miglioramento qualitativo.
Salvare capra e cavoli = salvaguardare con una decisione gli interessi di due soggetti.
Salvare la faccia = in caso di insuccesso, cercare di non perdere la reputazione.
Sapere il fatto suo = essere sicuri di sé e in grado di cavarsela.
Saperla lunga = essere molto furbo, astuto.
Saperne una più del diavolo = essere molto furbi, conoscere tutte le malizie che può conoscere il Diavolo e addirittura una di più.
Scaldare il banco = frequentare la scuola studiando poco o nulla.
Scavarsi la fossa = rovinarsi con le proprie mani.
Scegliere fior da fiore = compiere un’accurata selezione, scegliendo sempre il meglio.
Scoprire l’acqua calda = pensare o vantarsi di avere scoperto qualcosa che in realtà è nota a tutti.
Scoprire l’America = pensare o vantarsi di avere scoperto qualcosa che in realtà è nota a tutti.
Segare la segatura = perdere tempo in attività (o discussioni) inutili
Sentirsi un pesce fuor d’acqua = non sentirsi a proprio agio.
Servire due padroni = mettersi al servizio di due persone che perseguono interessi o scopi contrastanti o incompatibili tra loro.
Sfondare una porta aperta = sostenere un argomento con una persona che la pensa allo stesso modo.
Si chiama Pietro e torna indietro = prestare qualcosa e far notare che la si rivuole indietro al più presto.
Signori si nasce, non si diventa = le buone maniere si imparano sin dalla giovane età.
Spaccare il capello in quattro = entrare troppo nei dettagli.
Sparare a zero = accusare, criticare.
Spezzare una lancia a favore = prendere le difese.
Spremere come un limone = sfruttare fino in fondo.
Sprecare il fiato = parlare inutilmente, senza essere ascoltati.
Sputare il rospo = confessare qualcosa.
Starci come il cavolo a merenda = stonare, non avere alcuna attinenza con l’argomento in questione.
Stare a ruota = seguire a brevissima distanza.
Stare alla finestra = limitarsi a osservare.
Stare col fiato sospeso = attendere con ansia l’esito di qualcosa.
Stare con le mani in mano = non fare nulla, non intervenire.
Stringere i denti = resistere, non mollare.
Sul filo del rasoio = essere da un passo da una rovina
Sul più bello = nel momento migliore o più importante.
T
Tagliare fuori = escludere.
Tagliare i ponti = troncare i rapporti, non aver relazioni con nessuno.
Tagliare la corda = svignarsela.
Tagliare la testa al toro = prendere una decisione drastica.
Tagliare le gambe = ostacolare seriamente qualcuno, impedendogli di andare avanti con le proprie forze.
Tallone d’Achille = punto debole.
Tanto fumo e poco arrosto = situazione ricca di apparenza ma povera di sostanza.
Tarpare le ali a qualcuno = impedire a qualcuno di manifestare le proprie capacità.
Tenere duro = resistere, non mollare.
Tenere il becco chiuso = tenere la bocca chiusa, starsene zitti.
Tenere il coltello dalla parte del manico = avere il controllo della situazione e poter decidere cosa fare.
Tenere in ballo = tenere in sospeso, temporeggiare.
Tenere in scacco = tenere qualcuno in una posizione d’inferiorità per poterlo gestire al meglio.
Tenere sott’occhio = in modo da potersi vedere o controllare facilmente.
Tenere sulla corda = tenere nel dubbio, nell’incertezza.
Tenere sulle spine = alimentare la curiosità altrui.
Teso come una corda di violino = essere particolarmente nervoso.
Tirare i remi in barca = sospendere un’attività.
Tirare in ballo = rendere partecipe qualcuno in vicende, discorsi, trattative.
Tirare l’acqua al proprio mulino = fare il proprio interesse.
Tirare la cinghia = campare a stento, fare la fame.
Tirare per i capelli = costringere con la forza qualcuno a fare qualcosa.
Tirare troppo la corda = pretendere troppo, rischiando di “spezzare” la corda.
Tizio, Caio e Sempronio = tre persone qualunque
Toccare ferro = fare gli scongiuri
Toccare il fondo = raggiungere il punto più basso, triste o vergognoso, della propria vita.
Tre fili fanno uno spago = l’unione di tre cose apparentemente inutili crea qualcosa di utile.
Trovare l’Eldorado = raggiungere una situazione invidiabile di benessere e abbondanza.
Trovare pane per i propri denti = trovare un degno rivale.
Trovarsi a tu per tu = stare di fronti a una persona, da soli, senza altri attorno.
Trovarsi tra due fuochi = essere in mezzo a due pericoli ugualmente gravi.
Trovarsi tra l’incudine e il martello = trovarsi in mezzo a due persone ostili o due pericoli.
Trovarsi tra Scilla e Cariddi = come trovarsi tra l’incudine e il martello
U
Usare il bastone e la carota = alternare le maniere buone a quelle cattive allo scopo di ottenere un determinato risultato.
Uscire dai gangheri = perdere la pazienza.
V
Vaso di Pandora = vaso contenitore di tutti i mali
Vecchio come il cucco = persona molto anziana
Vedere il fondo = voler andare fino alla fine.
Vedere tutto nero = essere negativo e pessimista.
Vedersela brutta = trovarsi in una situazione di grave pericolo.
Vendere cara la pelle = difendersi con tutte le forze.
Venire al punto = esaminare l’argomento più importante del discorso.
Venire alla ribalta = imporsi all’attenzione e arrivare alla notorietà.
Vivere in un limbo = trovarsi in una situazione d’incertezza.
Voltare la faccia = cambiare idea, rimangiarsi la parola.
Vuotare il sacco = rivelare tutto ciò che si sa, anche le cose segrete.