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Tragico bilancio del primo fine settimana di luglio sulle montagne italiane: 6 vittime

Nel primo fine settimana di luglio, sei persone sono morte sulle montagne italiane tra il 4 e il 7 luglio a causa di infortuni, incidenti e malori. La maggior parte dei decessi è avvenuta sulle Alpi venete, dove il Soccorso alpino ha rinvenuto i corpi di tre escursionisti. In Piemonte, due persone sono morte in incidenti separati, mentre in Abruzzo un uomo è deceduto per un malore. Le autorità hanno esortato i frequentatori della montagna a prestare maggiore attenzione ai rischi.

Primo fine settimana di luglio sulle montagne italiane: tragico bollettino 6 vittime

Nel primo fine settimana di luglio, le montagne italiane hanno registrato un bilancio tragico con sei morti in soli quattro giorni, tra il 4 e il 7 luglio, dovuti a infortuni mortali, incidenti e malori improvvisi.

Le Alpi venete sono state il luogo della maggior parte dei decessi, dove venerdì e sabato scorso gli operatori del Soccorso alpino hanno rintracciato i corpi senza vita di tre escursionisti. In Piemonte si sono verificati due incidenti mortali, mentre in Abruzzo un uomo è deceduto probabilmente a causa di un malore.

Foto di repertorio

Il presidente della Società degli alpinisti tridentini (Sat), Cristian Ferrari, ha esortato i frequentatori della montagna a prestare maggiore attenzione, dopo la diffusione di un video sui social che mostrava una famiglia affrontare una ferrata senza equipaggiamento adeguato. Anche il presidente del Soccorso alpino del Trentino, Walter Cainelli, ha sottolineato l’aumento della sottovalutazione dei rischi in montagna.

Il primo incidente mortale è avvenuto giovedì 4 luglio in Valle Anzasca, Piemonte, dove Margherita Lega è rimasta agganciata a una teleferica ed è stata scagliata in un dirupo. Lo stesso giorno, un diciassettenne è annegato nella Goja del Pis, in Val di Susa.

Nelle montagne bellunesi, tra il 5 e il 6 luglio, il Soccorso alpino ha rinvenuto i corpi di tre escursionisti. Il più giovane, Mattia Beltrame, 28 anni, è precipitato per diversi metri in un ghiaione sotto il Cimon di Palantina. Le altre due vittime, di 69 e 76 anni, sono state trovate rispettivamente a Canale d’Agordo e tra il rifugio ‘Duca d’Aosta’ e il Sentiero dei camosci a Cortina d’Ampezzo.

Infine, domenica scorsa, il Soccorso alpino Abruzzo è intervenuto per un uomo di 47 anni che ha accusato un malore vicino alla vetta del Monte Amaro Opi. Nonostante i tentativi di rianimazione, l’equipe medica giunta in elicottero ha constatato il decesso dell’uomo.

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