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Montesano: “Il sangue dei vaccinati si coagula”. Avis replica: “Fake news pericolose”

Avis smentisce Enrico Montesano, che nella giornata di sabato 19 giugno aveva dichiarato durante una diretta Facebook di aver saputo che sacche di sangue provenienti da donatori vaccinati contro il Covid si erano coagulate. Frasi gravi smentite dal presidente di AVIS, Gianpietro Briola: “Si tratta di affermazioni pericolose per la salute pubblica e lesive dell’impegno dell’associazione e dei donatori. Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo”.

Enrico Montesano smentito dall’Avis e dal Csn: “attenzione alle Fake News”

Le persone vaccinate possono tranquillamente donarlo e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre“, ha fatto sapere il Centro nazionale sangue (Cns). Vincenzo De Angelis, direttore del Cns, ha aggiunto: “È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze“.

Non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus“.

Le regole per i donatori vaccinati contro il Covid

Le regole per i donatori vaccinati, ricorda il Cns, vengono prese in maniera conforme alle normative europee e alle indicazioni dell’Ecdc – Centro europeo per il controllo delle malattie: “I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale“.


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