“Maledetto il giorno che non ti ho fatto morire in pancia”, padre di 37 anni maltratta e tiene segregata la figlia appena maggiorenne a vivere sotto un ‘regime oppressivo’: i fatti sono avvenuti a Monza. I gip ha disposto per il padre violento gli arresti domiciliari.
Monza, padre maltratta e tiene segregata la figlia
Un 37enne è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti ai danni della figlia. L’uomo, già condannato a 2 anni per stalking nei confronti di funzionarie dei servizi sociali del comune di Carate Brianza, aveva costretto la figlia appena maggiorenne a vivere sotto un regime oppressivo con botte ed insulti: “Maledetto il giorno che non ti ho fatto morire in pancia”, le avrebbe detto in un’occasione.
La storia
La giovane era nata da una precedente relazione dell’uomo. Una volta raggiunta la maggiore età aveva deciso di andare a vivere con il padre anche se non avevano un rapporto consolidato. In pochi mesi, nonostante un percorso di recupero, l’uomo avrebbe manifestato in diverse occasioni un controllo ossessivo sulla figlia con rabbia, insulti e maltrattamenti.
Lo scorso ottobre, per esempio, la ragazza aveva chiesto il permesso di andare a una festa con un’amica. Il padre gliel’ha concesso, giudicando il vestito che la figlia voleva indossare come troppo provocante. La discussione tra i due termina con l’uomo che colpisce la 18enne con uno schiaffo, la chiude a chiave in camera e le vieta di usare il cellulare.