Cronaca

È morta Émilie Dequenne, l’attrice nota per il suo ruolo in “Rosetta”. A dicembre dichiarò: “Non vivrò a lungo”

morta Émilie Dequenne
Émilie Dequenne

È morta Émilie Dequenne, l’attrice che si era fatta notare per il suo ruolo in “Rosetta” aveva 43 anni. A dicembre dichiarò: “Non vivrò a lungo”.  A soli 18 anni, grazie alla sua interpretazione nel film dei fratelli Dardenne, vinse il premio a Cannes nel 1999. Nel corso della sua carriera ha recitato in circa 50 film e ha ricevuto un César, oltre a numerosi altri riconoscimenti internazionali. Dal 2023 combatteva contro un tumore.

È morta Émilie Dequenne, l’attrice nota per il suo ruolo in “Rosetta”

Émilie Dequenne, attrice belga che ha ottenuto fama mondiale grazie al film “Rosetta” dei fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne, è deceduta all’ospedale di Villejuif, in Francia. Dal 2023 era affetta da un carcinoma surrenalico, un raro tumore del sistema endocrino, di cui aveva parlato in diverse occasioni in televisione. «Che lotta difficile!», aveva scritto sui social lo scorso febbraio in occasione della Giornata mondiale contro il cancro. «E non si sceglie». La notizia della sua scomparsa è stata comunicata dalla famiglia e dalla sua agente, Danielle Gain. Aveva 43 anni.

La carriera di Émilie Dequenne: dal trionfo a Cannes agli ultimi progetti cinematografici

Nata a Beloeil, nel Belgio centro-occidentale, Émilie Dequenne ha iniziato a studiare recitazione fin da giovane, frequentando la Music & Spoken Word Academy a Baudour. A soli 12 anni si unì alla compagnia teatrale La Relève e, sei anni dopo, fece il suo debutto al cinema. Interpretò infatti il ruolo di Rosetta nel film omonimo dei fratelli Dardenne, che vinse la Palma d’oro a Cannes. La pellicola narra la storia di una giovane ragazza che vive con la madre alcolista nella periferia di Parigi e, dopo aver perso il lavoro, incontra Riquet, un incontro che le cambierà la vita. La sua interpretazione, lodata dalla critica, le valse il Prix d’interprétation féminine. Nel corso della sua carriera, Dequenne ha partecipato a circa 50 film, dimostrando una notevole versatilità e spaziando tra diversi generi.

Tra le sue opere più celebri si annoverano Il patto dei lupi del 2001, diretto da Christopher Gans, e il film a episodi A ciascuno il suo cinema, prodotto da Gilles Jacob, in cui è stata nuovamente diretta dai registi Luc e Jean-Pierre Dardenne. Nel 2012 ha ricevuto un altro riconoscimento al Festival di Cannes, questa volta nella sezione Un Certain Regard, per À perdre la raison di Joachim Lafosse, per il quale ha ottenuto l’anno successivo anche il Magritte dall’Accademia belga. Nel 2021 ha lavorato con Emmanuel Mouret in Les choses qu’on dit, les choses qu’on fait, per il quale ha vinto il César come miglior attrice non protagonista. La sua ultima apparizione sul grande schermo è avvenuta nell’ottobre 2024 nel dramma sul bullismo TKT, dove ha interpretato la madre di una giovane vittima che finisce in coma. Tuttavia, già dal 2023 aveva limitato la sua presenza sul set per affrontare una malattia oncologica. «Non vivrò così a lungo», aveva dichiarato a dicembre 2024 a TF1.

Il ricordo di amici, colleghi e istituzioni del cinema

La scomparsa di Dequenne ha colpito profondamente il mondo del cinema, non solo in Belgio, ma a livello globale. «In Rosetta ha infuso un’energia straordinaria in un film già di per sé potente», ha commentato il regista Gilles Jacob su X. «Dopo 20 film, abbiamo percepito in lei l’intrepida gentilezza di chi è consapevole di avere i giorni contati». L’attrice Leia Bekhti l’ha omaggiata definendola «una grande anima e una regina», mentre Alexandra Lamy ha espresso il suo dolore con un semplice «Non ci sono parole, solo tristezza». Anche Rachida Dati, ministra della Cultura francese, ha reso omaggio sui social: «Se ne va troppo presto un’attrice di talento che aveva ancora molto da dare», ha scritto su X. «Una grande perdita per il cinema francofono».

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