Proseguono le indagini sulla tragica morte di Cristina Frazzica, la 30enne travolta nel mare di Posillipo il 9 giugno scorso durante una gita in kayak. Nel frattempo, i parenti della giovane annunciano un secondo funerale, dopo quello celebrato pochi giorni dopo il decesso a Voghera (Pavia), città natale della famiglia.
Morte di Cristina Fazzica, proseguono le indagini
“A fine luglio – spiegano i familiari, precisando che la data è ancora da fissare – sarà celebrato un funerale hawaiano in mare a Posillipo, il luogo della tragedia. L’evento non dovrà essere triste, ma una commemorazione gioiosa in ricordo di Cristina, nel posto che amava di più al mondo. Sarà anche un’occasione per sensibilizzare tutti sull’importanza di rispettare gli altri, sia in strada che in mare“.
In una lettera firmata dai genitori e dalla sorella di Cristina, si legge: “Un mese fa la nostra vita è cambiata per sempre. Guardando indietro, vediamo trenta giorni e trenta notti di dolore, pianti, disperazione e rabbia per quanto accaduto alla nostra amata Cristina. Ma, se dobbiamo essere sinceri, per noi il tempo si è fermato quel giorno, il 9 giugno, che ha stravolto irrimediabilmente la nostra esistenza, dividendo la nostra vita in un prima Cristina e un dopo Cristina”.
Oggi, “il suo ricordo è più forte che mai. Ci manca terribilmente e la nostra vita senza di lei sembra vuota. Tuttavia, abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone speciali a Napoli, che ci stanno aiutando a realizzare qualcosa di bello per ricordarla. Cristina, pur avendo origini calabresi e crescendo a Voghera, amava profondamente Napoli. Aveva scelto questa città per formarsi e costruirsi un futuro. Aveva ricevuto offerte come ricercatrice perfino in Svizzera, ma aveva deciso di rimanere in Italia, scegliendo una città del Sud come Napoli”.
“Quella Napoli – proseguono i familiari – che ora vuole ricordarla e commemorarla. Tra una settimana, martedì 16 luglio, si terrà la conclusione della prima edizione della Pharmatech Academy all’Università Federico II, con la consegna dei diplomi ai partecipanti. Anche noi saremo presenti, orgogliosi di ricevere il frutto dell’impegno e della dedizione di Cristina, che si sarebbe presto affacciata al mondo del lavoro con le sue nuove competenze e capacità”.
La famiglia ringrazia “tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiuteranno a mantenere vivo il ricordo di Cristina, affinché tragedie di questo tipo non accadano più”.