I genitori del bambino coinvolto nella tragica morte di Chiara Jaconis, colpita da una statua a forma di elefante caduta da un balcone a Napoli, continuano a dichiararsi estranei ai fatti. Ribadiscono di non aver mai visto quell’oggetto e di essere vicini alla famiglia della vittima, collaborando con le autorità nelle indagini.
Morte di Chiara Jaconis, parlano i genitori del bambino coinvolto nell’incidente
Nonostante ciò, insistono sul fatto che il loro figlio non abbia avuto alcun ruolo nell’incidente e che la statua non appartiene a loro. I genitori, accusati di concorso in omicidio colposo per non aver sorvegliato adeguatamente il bambino, hanno aperto la loro casa per perquisizioni e controlli, ma mantengono fermamente la loro posizione: “Nostro figlio non ha mai maneggiato quella statua, che non è mai stata nella nostra casa”.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, stanno cercando di chiarire le circostanze dell’incidente. Durante la perquisizione notturna nella casa, sono stati effettuati rilievi balistici e acquisiti dispositivi elettronici per cercare tracce dell’esistenza della statua. Gli inquirenti stanno esaminando la traiettoria dell’oggetto, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe rimbalzato su una ringhiera prima di colpire la giovane turista. Frammenti di onice trovati sulla ringhiera confermerebbero che la statua è caduta dall’alto.
Nonostante queste evidenze, resta il mistero sull’origine dell’oggetto e su chi lo abbia lanciato. I genitori del bambino continuano a negare ogni responsabilità, mentre le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto quella domenica tragica.
I funerali di Chiara Jaconis
Nel frattempo, ieri si sono svolti i funerali di Chiara Jaconis a Padova, nella basilica di Santa Giustina, la stessa chiesa dove si sono tenute le esequie di Giulia Cecchettin.