A quanto pare non tutti sono addolorati per la morte di Kobe Bryant: una giornalista del Washinghton Post ha voluto dire la sua e ha condiviso su Twitter un articolo che parlava del presunto stupro da parte del campione, all’ora 25enne. La reporter è stata sospesa.
Morte Kobe Bryant: sospesa la giornalista che ha condiviso su Twitter un articolo che parlava del presunto stupro
Un’ombra nel passato del campione recentemente scomparso, una macchia che adesso riemerge e che non ha scalfito l’immagine di Kobe Bryant, che in queste ore viene ricordato in tutto il mondo per le sue imprese sportive e la sua grande umanità, non certo per quell’episodio.
La replica
La giornalista, Felicia Sonmez, dopo aver twittato l’articolo, è stata sommersa di insulti e minacce, e alla fine ha dovutto “cedere” e rimuovere il post. Non prima di aver rivendicato le ragioni di quanto aveva detto
Alle 10mila persone che hanno commentato e scritto mail con insulti e minacce di morte, prendetevi un minuto e leggete il pezzo, scritto oltre tre anni fa e non da me. Ogni figura pubblica andrebbe ricordata nella sua totalità, anche quando è amata da tutti
La sospensione
Il Washinghton Post ha sospeso la giornalista e ha condannato il suo gesto, dissociandosi dal contenuto del post condiviso, affermando come “I tweet di Felicia Sonmez mostrano un errore di giudizio che ha minato il lavoro dei suoi colleghi”