Tre anni fa la morte di Diego Armando Maradona scuoteva il mondo del calcio e non solo. Il 2 novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, viene portato d’urgenza in una clinica di La Plata a causa di un crollo emotivo e il 4 novembre, a Buenos Aires, subisce una delicata operazione al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica.
Tre anni fa la morte di Maradona: causa, malattia e problemi di salute
Tornato nella sua casa di Tigre per un lungo periodo di convalescenza e di riabilitazione dopo la buona riuscita dell’intervento, muore improvvisamente il 25 novembre per un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.
Dove si trova la tomba di Maradona
Il feretro è stato esposto in una camera ardente allestita all’interno della Casa Rosada a Buenos Aires, dove migliaia di persone si sono messe in coda per tributare l’ultimo saluto al campione argentino. I funerali si sono tenuti due giorni dopo, e Maradona è stato sepolto accanto ai genitori nel cimitero Jardin Bella Vista di Buenos Aires.
L’improvvisa morte, oltre ad aver innescato molte polemiche, ha suscitato un grande cordoglio in tutto il mondo, particolarmente in Argentina (dove il presidente Alberto Fernández ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale) e a Napoli dove si sono tenute veglie per strada durante la notte seguente. Migliaia di tifosi hanno sfilato per il centro della città fino ad arrivare in Piazza del Plebiscito, dove è stata allestita una coreografia con fumogeni rossi.
Contemporaneamente, il tifo organizzato si è ritrovato all’esterno dello Stadio San Paolo che è rimasto illuminato per tutta la notte in suo omaggio. Il giorno seguente, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris annuncia la decisione di intitolare lo stadio a Maradona (avvenuta il 4 dicembre seguente) in concomitanza con la decisione della Federazione argentina di intitolargli la neonata Copa de la Liga Profesional. Altre commemorazioni in suo onore sono state predisposte da UEFA e FIGC che hanno deciso per il lutto al braccio ed un minuto di silenzio prima delle gare di Champions League, Europa League e Serie A.
La statua di Maradona a Napoli
Un dono alla città di Napoli e al suo campione più amato: è così che il Comune di Napoli ricorderà giovedì 25 novembre alle ore 13,30 Diego Armando ad un anno dalla sua scomparsa. Nel piazzale antistante i varchi d’ingresso del settore Distinti dello stadio a lui intitolato verrà posizionata la statua che ritrae il fuoriclasse argentino, realizzata dall’artista Domenico Sepe.
La statua resterà visibile fino alle ore 22 dello stesso giorno, in attesa della sua definitiva collocazione che sarà effettuata nelle prossime settimane. Oltre all’inaugurazione della statua, il Comune, rappresentato dall’assessore allo sport Emanuela Ferrante, dall’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza e dall’assessore alla Legalità Antonio De Iesu, omaggerà la memoria della leggenda azzurra con una composizione floreale raffigurante il mitico numero dieci. All’evento commemorativo saranno presenti, oltre ai rappresentanti delle istituzioni cittadine, alcuni ex compagni di squadra di Maradona e Diego Armando Maradona junior.
Maradona sepolto senza cuore: la rivelazione
Il dottor Castro ha rivelato la notizia della sepoltura nel corso di un programma televisivo argentino. “C’era un gruppo di barras bravas (gli ultrà, ndr) del Gimnasia La Plata, la squadra che allenava, che avrebbe voluto effettuare un blitz per togliere il cuore dal suo corpo. Ma quel cuore è stato effettivamente espiantato per poter essere studiato e comprendere le cause della sua morte”.
Dove si trovano gli organi di Diego Armando Maradona
Il cuore di Maradona, da quasi un anno, si trova a Avenida Amancio Alcorta y Luna, sede della polizia scientifica di Buenos Aires. Lo ha spiegato il medico e giornalista Nestor Castro, autore del libro “La salute di Diego”. Con un’aggiunta: sono stati espiantati anche il fegato e i reni di Maradona, come il cuore conservati nella sede della Polizia scientifica.
Eredità, eredi e quanto ammonta il patrimonio di Maradona
Diego Armando Maradona era in possesso di diversi beni tra immobili, effetti personali, investimenti, automobili e contratti. In Argentina possedeva la residenza di Segurola e Habana e un altro immobile nello stesso quartiere oltre ad una struttura a Puerto Madero.
Era di sua proprietà anche l’abitazione di Rocìo Oliva: l’acquistò per poi trasferirla all’ex compagna. Altre proprietà dell’argentino si trovano nelle zone di Campo de Roca, El Tigre e Nordelta.
Le auto di Maradona
Diego Armando Maradona possedeva 6 automobili. Quattro in Argentina e altre due a Dubai dove si trovano quelle più costose, ovvero una BMW i8 da 145mila euro e una Rolls Royce Ghost da 300mila euro.
Gli investimenti di Maradona
L’avvocato Matìas Morla, che ha denunciato un ritardo di 12 ore nei soccorsi, ha aiutato Maradona a chiudere importanti accordi commerciali. Su tutti quello con la Konami, casa asiatica che produce videogiochi tra cui Pro Evolution Soccer, ma anche con un brand di abbigliamento sportivo oltre a diverse attività tra Cina, Cuba e Bielorussia.
Dopo l’esperienza come presidente onorario della Dynamo Brest, Maradona ha ottenuto un anello di diamanti del valore di 300mila euro o e un mezzo anfibio 4X4 che può navigare a 8 chilometri all’ora.
Gli eredi di Maradona
Tra gli eredi dell’argentino ci sono i cinque figli riconosciuti e tre nipoti ma potrebbero rientrare nel novero anche figli nati da relazioni che Maradona avrebbe avuto a Cuba durante il soggiorno nell’isola caraibica.
- Diego Armando Maradona Sinagra (Diego Junior) è Il primogenito dei figli di Maradona nato nel settembre 1986.
- Dalma Nerea Maradona Villafañe nata a Buenos Aires nel 1986.
- Gianinna Dinorah Maradona Villafañe nata nel 1989 a Buenos Aires (sorella minore di Dalma).
- Jana Maradona nata nel 1995 dalla relazione tra Maradona e Valeria Sabalain.
- Diego Fernando Maradona Ojeda (Dieguito) Nato nel 2013 a Buenos Aires, è figlio di Verónica Ojeda.
- Santiago Lara, figlio illegittimo (mai riconosciuto) nato nel 2011 da una relazione con la modella Natalia Garat.
- Le gemelle Joana e Lu, nate dalla relazione con Adonay Fruto nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005.
Quanto guadagnava Maradona a Dubai?
Quando nel 2011 è volato negli Emirati Arabi per allenare il Dubai Al Wasl, per l’ex attaccante si è parlato di uno stipendio stimato in 4,5 milioni di dollari a stagione, compreso un jet privato, con la sua avventura che però è durata solo un anno.