Silvia Nowak, una donna tedesca di 53 anni, è stata trovata morta venerdì scorso in un fossato della pineta dietro la sua casa a Ogliastro Marina. Il corpo presentava ferite da arma da taglio su diverse parti, in particolare all’addome e alla gola, e un grave trauma cranico. Dopo l’omicidio, l’assassino ha cercato di bruciare il cadavere per occultarlo.
Attualmente, non ci sono persone fermate o indagate, e l’arma del delitto non è stata ancora trovata. Gli inquirenti seguono principalmente l’ipotesi di un femminicidio, mantenendo però il massimo riserbo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Morte Silvia Nowak: colpita alla testa e accoltellata
Il procuratore capo facente funzioni, Antonio Cantarella, ha espresso un cauto ottimismo sulla risoluzione del caso, confermando che chi ha ucciso Silvia l’ha fatto con estrema brutalità. Resta da chiarire se il delitto sia avvenuto nel luogo del ritrovamento o se il corpo sia stato spostato successivamente. Cantarella ha spiegato che sono in corso accertamenti per stabilire questo dettaglio, anche se la possibilità che il corpo sia stato trasportato appare complessa. La zona del ritrovamento, inoltre, potrebbe non essere stata ispezionata a fondo prima della scoperta del cadavere.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Agropoli e Santa Maria di Castellabate, si concentrano sulle ultime ore di vita di Silvia. Il primo a essere interrogato è stato il suo compagno, K.D., che ha negato ogni coinvolgimento e il cui alibi, per ora, è ritenuto credibile dagli investigatori. Le telecamere di sorveglianza di una casa vicina mostrano Silvia uscire dalla proprietà, seguita un’ora dopo dal compagno, che si è messo a cercarla senza successo. In serata, la denuncia della sua scomparsa ha dato il via alle ricerche, culminate con il tragico ritrovamento del corpo.