Potrebbe partire la vendita delle aziende di Silvio Berlusconi. Dopo la notizia del decesso dell’imprenditore lombardo, le sue aziende quotate a Piazza Affari hanno fatto un balzo in avanti, sfiorando un rialzo dell’11% per poi limare i guadagni e terminare con una crescita importante in un listino nel complesso positivo ma il cui incremento non ha superato un punto percentuali.
La scomparsa del Cavaliere, infatti, può aprire nuovi scenari sul futuro delle sue aziende. Da tempo, infatti, si parla di una offerta pubblica di acquisto per la galassia Mfe-Mediaset, con tanti pretendenti alla porta. Dunque, non è difficile immaginare che se arrivassero le offerte giuste la famiglia Berlusconi potrebbe disimpegnarsi dal gruppo televisivo.
È morto Berlusconi: la possibile vendita delle aziende di famiglia
L’azienda che potrebbe essere ceduta per prima è il gruppo Vivendi, anche se le attività televisive del Biscione non fanno parte attualmente del core business dei francesi. La sensazione è che chi eventualmente rileverà il controllo di Mfe-Mediaset dovrà farlo d’accordo col governo. Tra i candidati per la vendita c’è Urbano Cairo, editore e presidente del Torino. Ha fatto la storia di Publitalia prima di La7 e del Corriere della Sera.
Anche il Monza in vendita
Dopo aver gestito e portato il Milan sul tetto d’Europa e del mondo, l’ultima avventura calcistica di Silvio Berlusconi ha portato il Monza dalla Serie C alla Serie A. Il club brianzolo sarebbe stato già venduto: come riportato dal Corriere dello Sport, infatti, le quote saranno cedute al magnate greco Evangelos Marinakis, già proprietario di altri club calcistici, ovvero Olympiacos e Nottingham Forest.
