Addio a Claude Jarman Junior, è morto l’ex attore statunitense che interpretò il ragazzo de ‘Il cucciolo’ premiato con l’Oscar: si è spento nel sonno all’età di 90 anni. La sua carriera a Hollywood è stata breve.
Claude Jarman Jr, è morto l’ex attore statunitense de Il Cucciolo
Claude Jarman Jr., l’ex attore statunitense che vinse un Oscar da giovane per la sua commovente interpretazione del ragazzo che accoglie un cerbiatto orfano nel film ‘Il cucciolo’ (1946), è deceduto domenica 12 gennaio all’età di 90 anni, nel sonno, per cause naturali, nella sua abitazione a Kentfield, Marin County, California. La notizia della sua scomparsa è stata comunicata dalla moglie Katharine M. Stuart a ‘The Hollywood Reporter’.
La carriera
Nato a Nashville, Tennessee, il 27 settembre 1934, Jarman si distinse da bambino in una selezione di talenti giovanili organizzata dagli studi della Metro-Goldwyn-Mayer, che lo scelsero come attore protagonista nel film “Il cucciolo” di Clarence Brown, dove interpretò il figlio di Gregory Peck e Jane Wyman. La sua performance fu molto apprezzata, tanto che nel 1947, a soli tredici anni, ricevette un Oscar giovanile, diventando uno dei più giovani vincitori nella storia degli Academy Awards.
Dopo aver recitato nel film ‘L’isola sulla montagna’ (1947) diretto da Jack Conway, nel 1949 il giovane attore fece la sua apparizione in tre pellicole: al fianco di Jeanette MacDonald in ‘Primavera di sole’, uno dei film della saga di Lassie; interpretò il fratello di un ranchero in fuga (Robert Sterling) in ‘Donne di frontiera’ di Mark Robson; e si riunì con il regista Clarence Brown, già noto per ‘Cucciolo’, per il ruolo di un giovane che cerca di dimostrare l’innocenza di un uomo di colore in ‘Nella polvere del profondo Sud’, ispirato a un romanzo di William Faulkner e girato a Oxford, Mississippi. L’anno successivo, recitò nel ruolo del figlio di un ufficiale di cavalleria (John Wayne) in ‘Rio Grande’ (1950) diretto da John Ford.
In seguito, partecipò a diversi altri film, tra cui ‘Tutto per tutto’ (1951) di Gerald Mayer, ‘Il nodo del carnefice’ (1952) di Roy Huggins, ‘Il ribelle di Giava’ (1953) di Joseph Kane e, infine, ‘Le 22 spie dell’Unione’ (1956) di Francis D. Lyon. Dopo aver concluso gli studi superiori e universitari, decise di rimanere a Hollywood, dedicandosi alla produzione cinematografica.