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Il movimento delle valute nel Forex

Il mercato fondato sullo scambio di valute straniere è un ambito del business – prevalentemente online – molto particolare. Nella maggior parte dei casi esso obbedisce a leggi tutte sue, spesso non pienamente comprensibili ai non iniziati o a coloro che scrutano per la prima volta il complesso orizzonte del Forex. Numerosi sono gli interrogativi che affiorano, quasi spontaneamente: da quelli di default (come faccio a guadagnare?) a quelli più specifici, perlopiù inerenti alle strategie operative più redditizie da adottare.
Una volta appresi i primi rudimenti del Forex, infatti, iniziano i dubbi. E ovviamente la maggior parte di essi attengono alla medesima problematica: individuare il modo per ottimizzare gli investimenti, massimizzare i guadagni e ovviamente ridurre al minimo le perdite. Le quali, in ogni caso, potrebbero verificarsi, come in qualunque altro ambito del trading.

Alla base di tutto, c’è il funzionamento del mercato valutario internazionale. Comprendere le sue oscillazioni, i suoi movimenti interni e le sue dinamiche più consolidate (quelle più imprevedibili, proprio in quanto tali, sono perlopiù affidate all’intuizione del singolo operatore) rappresenta il primo passo per sopravvivere nel mondo del Forex trading. E il prerequisito essenziale per prosperare sfruttandone l’evoluzione. Di conseguenza, apprendere perché e come una valuta cambia valore, e cosa ne determina le oscillazioni, è apicale per sfruttare queste ultime al fine di trarne profitto.

Bisogna partire da un presupposto. Operare sul Forex contempla raramente – per non dire mai – il possesso fisico della valuta scambiata in un determinato momento e/o all’interno di una determinata operazione. Il guadagno del trader è dato esclusivamente dal differenziale positivo – se c’è – ottenuto dallo scambio di valute. Banalmente: se il ricavo dato dalla cessione di una determinata valuta è superiore alla spesa sostenuta per entrarne in possesso nel corso di un’operazione precedente, quella differenza sarà il guadagno che finirà nelle tasche dell’operatore. Il quale, ovviamente, potrà decidere se reinvestirlo o riconvertirlo nella sua valuta e incassarlo.

Detto ciò, come si possono prevedere i movimenti delle valute? Come individuare i fattori – almeno i principali – che li orientano? E come “cavalcarli” per generare dei profitti? Detto che nel Forex, forse più che in altre tipologie di mercato, l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, esistono degli indicatori che, pur non fornendo informazioni garantite al 100% in merito alla direzione del mercato, risultano abbastanza attendibili nel determinarne le tendenze principali. Scopriamo quali sono.

A margine di ciò, rimane valido l’assunto secondo il quale il Forex trading è uno dei mercati maggiormente sottoposti a verifica da parte degli organismi competenti. Ciò fa dello scambio di valute un tipo di operazione finanziaria il cui margine di rischio è costantemente sotto controllo e si muove entro un range piuttosto ridotto. Ciò consente agli investitori alle prime armi di muoversi al suo interno con una relativa sicurezza, mantenendo il controllo sui propri capitali ed evitando di ritrovarsi, con poche mosse, alle prese con un passivo incontrollabile.

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