Sono 21 i morti nelle ultime 24 ore a causa delle violenze post-elettorali avvenute in Mozambico. Tra le vittime ci sono anche due agenti della polizia, come comunicato dal ministro dell’Interno Pascoal Ronda. Questi eventi sono avvenuti dopo la conferma da parte della corte suprema della vittoria del Frelimo, il partito al governo da cinquant’anni, nelle elezioni presidenziali del 9 ottobre.
Mozambico, violenze post-elettorali: 21 morti in 24 ore
Negli ultimi 24 ore, gli scontri legati alle elezioni in Mozambico hanno provocato la morte di ventuno persone, tra cui due agenti di polizia, come comunicato dal ministro dell’Interno Pascoal Ronda durante una conferenza stampa. Complessivamente, nel Paese lusofono dell’Africa meridionale, sono stati registrati 236 «episodi di grave violenza», che hanno anche causato 25 feriti, di cui 13 agenti di polizia. Questi eventi sono avvenuti dopo la conferma da parte della corte suprema della vittoria del Frelimo, il partito al governo da cinquant’anni, nelle elezioni presidenziali del 9 ottobre.
La capitale del Mozambico, Maputo, si presenta deserta nella vigilia di Natale. Le strade principali sono sorvegliate dall’esercito, mentre quella che conduce all’aeroporto internazionale è stata chiusa a causa delle violente proteste che hanno avuto luogo ieri in tutto il Paese, in seguito alla conferma da parte del Consiglio Costituzionale della vittoria del partito Frelimo e del suo candidato, Daniel Chapo, nelle elezioni generali del 9 ottobre. Frelimo è al governo dal 1975, anno dell’indipendenza dal Portogallo. Il candidato dell’opposizione, Venancio Mondlane, continua a denunciare irregolarità e, dal suo rifugio in esilio volontario, comunica con i suoi sostenitori principalmente attraverso Facebook. I media locali descrivono Maputo come una città avvolta nella paura e nell’insicurezza dopo le violente manifestazioni. Negozi, banche, supermercati e vari edifici pubblici sono stati saccheggiati o incendiati.