Aveva quasi raggiunto il traguardo della laurea in Medicina: mancavano solo due esami e il tirocinio finale. Poi, una forma aggressiva di leucemia ha spezzato i sogni di Vincenzo Pio, un ragazzo di 25 anni amato da tutti per la sua determinazione e bontà d’animo. Nonostante la malattia, Vincenzo ha affrontato con coraggio il percorso più difficile, continuando a studiare finché le forze glielo hanno consentito.
La tragedia che lo ha strappato prematuramente alla vita ha ispirato i suoi genitori, Annangela e Salvatore, a lottare per onorarne la memoria. Grazie al loro impegno, supportati da una raccolta firme che ha mobilitato oltre 5mila persone da ogni parte del mondo, l’Università Federico II di Napoli ha conferito a Vincenzo una laurea alla memoria.
Gragnano, una laurea in memoria di Vincenzo Pio Ferrara
L’attestato di laurea è stato consegnato ai genitori durante un’emozionante cerimonia, momento in cui la forza della famiglia ha brillato davanti alla comunità accademica e ai tanti che avevano sostenuto l’iniziativa. “Vincenzo merita questo riconoscimento non solo per il suo impegno e i sacrifici fatti, ma perché rappresenta un esempio di perseveranza e vocazione“, ha dichiarato Annangela, la madre.
La laurea alla memoria non è stata solo un atto simbolico. In concomitanza con la settimana della ricerca, l’Istituto Pascale di Napoli ha istituito due borse di studio in onore di Vincenzo, altre due saranno assegnate a gennaio. Un gesto che lega il suo nome alla promozione della conoscenza, uno dei valori che il giovane aveva sempre sostenuto.
La lotta contro la malattia
Vincenzo è morto nel reparto del Cardarelli di Napoli, dove aveva affrontato una battaglia dura e spietata. Durante un controllo di routine, gli era stata diagnosticata una leucocitosi mieloide che si era rapidamente evoluta. Nonostante le difficoltà, ha affrontato la malattia con maturità e determinazione, lasciando un segno indelebile nelle vite delle persone che lo hanno conosciuto