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Muore mentre parla a un convegno: addio al luminare Giancarlo Comi

Muore mentre parla a un convegno: addio al luminare Giancarlo Comi

Muore mentre parla a un convegno: addio al luminare Giancarlo Comi

Durante un convegno, Giancarlo Comi ha subito un malore improvviso, che purtroppo ha portato alla sua morte. Era considerato un luminare delle neuroscienze. Burioni: “Vuoto incolmabile”.

Muore mentre parla a un convegno, addio al luminare Giancarlo Comi

Durante un convegno, Giancarlo Comi ha subito un malore improvviso, che purtroppo ha portato alla sua morte. Aveva 76 anni ed era un rinomato esperto italiano nel campo della neurologia. La comunità della ricerca scientifica e della medicina è in lutto per la perdita del professore Onorario di Neurologia presso l’Università Vita Salute San Raffaele, nonché Direttore scientifico di “Human Brains”, il progetto avviato dalla Fondazione Prada nel 2020 incentrato sulle neuroscienze. Comi era uno dei maggiori specialisti italiani nella sclerosi multipla e ha dedicato la sua carriera alla comprensione e al trattamento delle patologie neurologiche.

Giancarlo Comi, uno degli esperti più autorevoli al mondo di sla

E infatti tra i primi a esprimere «profondo dolore», c’è l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. «Comi era figura di spicco nel campo delle neuroscienze e instancabile pioniere nella ricerca neurologica». Comi, ricorda Aisla, «ha dedicato la sua vita alla comprensione e al trattamento delle malattie neurologiche, lasciando un segno indelebile nella medicina moderna». Nel 2004 fondò l’Istituto di Neurologia sperimentale presso l’Irccs San Raffaele, un centro d’avanguardia che ha diretto fino ad oggi e che ha contribuito in modo significativo al progresso scientifico internazionale.

Dal 2013, come presidente della European Charcot Foundation, ha supportato e guidato ricerche fondamentali sulla sclerosi multipla, ricoprendo nello stesso anno anche il ruolo di co-presidente della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e dell’Industry Forum. Questi ruoli gli hanno permesso di coordinare le forze scientifiche, accademiche e industriali per accelerare lo sviluppo di trattamenti per la sclerosi multipla progressiva. Nel corso della sua illustre carriera – prosegue la nota – Comi ha ricoperto la presidenza di importanti società scientifiche italiane e internazionali, tra cui la European Neurological Society.

Non sono mancati riconoscimenti prestigiosi come il Charcot Award della MS International Federation, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano nel 2016 e il titolo di Ufficiale della Repubblica italiana per meriti scientifici nel 2018. Socio onorario di diverse società neurologiche europee e internazionali, tra cui la Società francese di neurologia, la Società rumena di neurologia e la Spanish Society of Neurology – ricorda ancora Aisla – Comi è stato «un instancabile promotore della collaborazione e dell’eccellenza nel campo della neurologia». Ha pubblicato oltre 1.000 articoli scientifici, dimostrando l’impatto e la rilevanza delle sue ricerche a livello globale.

Organizzatore e relatore di oltre 600 convegni, ha contribuito alla diffusione delle più recenti scoperte scientifiche in tutto il mondo. Con la sua scomparsa «la comunità perde non solo un grande scienziato, ma anche un mentore e una guida per le future generazioni di neurologi e ricercatori. Comi – conclude la nota – lascia un’eredità straordinaria fatta di innovazione, dedizione e visione, che continuerà a ispirare tutti coloro che lavorano per migliorare la vita delle persone affette da malattie neurologiche».

 

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