Domenica gratis ai Musei, boom di visite (con lunghe file) al Mann e al Palazzo Reale a Napoli: la cultura nella giornata del 2 febbraio è prevalsa sul food. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Domenica ai musei, visite al Mann e al Palazzo Reale a Napoli
Caravaggio supera la pizza fritta: l’impatto culturale a Napoli registra una crescita record. Le lunghe code all’esterno di musei e monumenti in tutta la città, ieri, insieme al grande successo della domenica dei musei gratuiti, evidenziano due aspetti fondamentali. In primo luogo, Napoli si conferma come una capitale dell’arte anche nei mesi di “bassa stagione” turistica, come il febbraio appena iniziato. In secondo luogo, la città non si limita a offrire solo cibo e attrazioni per chi cerca gite low cost a Roccaraso, ma suscita anche un forte interesse per la cultura. A ulteriore conferma, ci sono i dati forniti dall’Osservatorio al Turismo e dall’assessorato comunale di Teresa Armato.
I numeri si sommano, naturalmente, ai dati forniti dal Ministero della Cultura, che ha promosso l’iniziativa di accesso gratuito ai siti culturali statali la prima domenica di ogni mese, un progetto fortemente sostenuto dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, originario di Napoli. Ben sei dei quindici siti italiani più visitati ieri si trovano in Campania. Oltre alla Reggia di Caserta e Pompei, a Napoli il Palazzo Reale, il Mann, Castel Sant’Elmo e Capodimonte hanno registrato risultati significativi, con decine di migliaia di visitatori in totale. Solo nei musei di Napoli si sono contati circa ventimila visitatori.
Le file
Affluenza alle Gallerie d’Italia, alla Cappella Sansevero, al Mann e al Palazzo Reale. In tutte le principali sedi artistiche della città si respira un’atmosfera di alta stagione. I napoletani scelgono di dedicarsi alla cultura. Ieri, si sono formate code ovunque ci fosse arte. Questo afflusso non è stato ridotto nemmeno dalla chiusura dei parchi, disposta dalla Protezione Civile a causa di un’allerta meteo che, in realtà, non si è concretizzata in una domenica soleggiata. Secondo i dati del Ministero della Cultura, a livello nazionale, domenica 5 gennaio si sono registrate 246.338 presenze, in un periodo ancora festivo per l’imminente Epifania.
Tra le opere segnalate ieri dal Ministero della Cultura di Alessandro Giuli, spicca la Campania. Oltre alla mostra “Il tempo del futurismo” presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e alla recente apertura degli Horrea Piperataria al Parco archeologico del Colosseo, si segnalano anche la mostra “Gabriele Basilico. Roma” a Palazzo Altemps e i nuovi spazi di Palazzo Citterio al museo della Grande Brera di Milano. Inoltre, i capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna in esposizione ai Musei Reali di Torino e le opere di Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta sono state menzionate. Il Parco archeologico del Colosseo si conferma il sito più visitato d’Italia, con 16.690 ingressi. La Reggia di Caserta si posiziona come il primo sito in Campania, occupando un eccellente quarto posto a livello nazionale. Al sesto posto, subito dopo gli Uffizi, si trova l’area archeologica di Pompei, con 10.192 visitatori.
Il Mann e il Palazzo Reale si posizionano rispettivamente al decimo e all’undicesimo posto, registrando un notevole successo con 4760 e 4600 visitatori. Questi musei statali nel centro di Napoli competono, in sostanza, con i principali luoghi d’interesse a livello nazionale. Anche Castel Sant’Elmo e il Museo del Novecento si fanno notare, con 3614 ingressi che li collocano al tredicesimo posto, superando la Pinacoteca di Brera, che si trova al sedicesimo. Al quindicesimo posto in Italia si trova il Museo e Real Bosco di Capodimonte, con 3585 visitatori. Nella classifica del Ministero della Cultura figurano anche i Girolamini, in crescita, ma non vengono inclusi luoghi molto affollati e tra i più popolari in città, come il Museo del Tesoro di San Gennaro, la Cappella Sansevero e le Gallerie d’Italia, che sono gestiti da privati.
I dati
Secondo i dati forniti dall’Osservatorio al Turismo di Palazzo San Giacomo e dall’assessorato di Teresa Armato, l’impatto della cultura sta contribuendo a un aumento significativo del numero di visitatori in città. Sempre più turisti scelgono Napoli per motivi culturali, il che innalza il profilo dei vacanzieri che arrivano sotto il Vesuvio. In particolare, gli uffici comunali evidenziano che questo fenomeno è legato all’incremento delle presenze straniere, che ha avuto un effetto positivo sul patrimonio culturale partenopeo. Un esempio emblematico di questa situazione è il Museo Archeologico Nazionale, che nel 2023 ha registrato oltre 550mila visitatori, con un aumento di circa il 25% rispetto al 2022, quando il Mann aveva accolto 441mila ingressi.
Secondo i dati forniti dall’amministrazione, Napoli ha visto un notevole aumento degli ingressi nei luoghi culturali gestiti dal Comune. Tra i risultati più significativi, spicca il Maschio Angioino-Castel Nuovo, che nel 2024 ha registrato ben 156mila visitatori, con un incremento del 90% rispetto al 2022 e del 60% rispetto al 2023. Anche la chiesa di San Severo al Pendino ha raggiunto un record, superando i 200mila ingressi nel 2024 grazie a un’offerta diversificata di mostre, concerti e spettacoli, con un aumento di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Questo dato invita a riflettere sul riutilizzo dei beni ecclesiastici, spesso soggetti a difficoltà gestionali, in parte dovute al calo delle vocazioni. Rimanendo sul tema dell’impatto culturale di Napoli, si registrano ottimi risultati anche per San Domenico Maggiore, dove sorgerà la Casa della Lettura, e per la Real Casa dell’Annunziata, entrambe in fase di significativo recupero rispetto al periodo pre-Covid.
Accanto a un presente promettente, i monumenti di Napoli custodiscono un grande potenziale ancora da esplorare. I dati che abbiamo presentato non includono infatti due delle location più centrali della città, attualmente chiuse. Ci riferiamo al restauro e alla riapertura di Castel dell’Ovo, attualmente in fase di ristrutturazione, e a piazza del Plebiscito, dove sono iniziati da poco i lavori al colonnato. L’ipogeo, aperto solo in occasioni speciali durante le giornate Fai dello scorso anno, dovrebbe diventare accessibile con il recupero di Plebiscito. «Napoli continua ad attrarre un gran numero di turisti – commenta l’assessora al Turismo Teresa Armato – e il settore culturale cresce costantemente di anno in anno. Questo è dovuto non solo al ricco patrimonio di beni culturali e monumentali, ma anche alla vivace e variegata offerta di eventi, compresi quelli musicali, organizzati dal Comune. Quest’anno, grazie alla nostra programmazione per i festeggiamenti dei 2500 anni e al Giubileo, sarà possibile scoprire e vivere…