Episodio di violenza domestica in provincia di Piacenza. Un uomo, musulmano di origine ha picchiato ferocemente più volte sua moglie, solo perché chiedeva il divorzio. Il 51enne era convinto che sua moglie fosse indemoniata, per questo ha cercato più volte di strangolarla, mentre recitava versi del Corano.
Uomo musulmano picchia la moglie che chiedeva il divorzio
Un 51enne musulmano è finito nelle scorse ore sul banco degli imputati a Piacenza, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale: era convinto che la moglie fosse posseduta da un demone e l’avrebbe più volte massacrata di botte, recitando versetti del Corano.
L’uomo si era convinto che la donna fosse impossessata da un demone, quando stanca delle violenze e dei continui maltrattamenti gli aveva comunicato l’intenzione di voler divorziare. Ciò ha solo reso l’uomo ancora più aggressivo.
Il collegio giudicante del tribunale della città emiliana giovedì 2 marzo ha ascoltato in veste di testimoni i carabinieri ai quali la presunta vittima si rivolse e le operatrici del centro anti-violenza che la prese in carico dopo la denuncia.
La ricostruzione dei fatti
Stando a quanto riportato dal sito online IlPiacenza.it, i fatti risalirebbero a circa due anni fa. La donna, veniva da tempo picchiata ed insultata dal marito per futili motivi, dunque aveva deciso di chiedere il divorzio. L’uomo non accolse bene il desiderio della moglie, e la situazione per la donna peggiorò.
Pugni e calci erano pane quotidiano, la donna doveva subire anche continue minacce di morte. Spesso il musulmano l’aggrediva davanti ai loro figli, incitandoli anche a sputare addosso alla madre e ad insultarla a loro volta. In alcuni casi, il marito l’ha anche costretta a consumare rapporti sessuali contro la sua volontà. In numerosi casi altri l’ha afferrata per il collo mentre recitava versi del Corano, convinto così di esorcizzare l’entità diabolica che la possedeva.
La fuga da casa con i due figli
La donna non poteva nemmeno contare sul supporto dei familiari: i genitori le avrebbero più volte imposto di scusarsi con il marito e a non separarsi, perché a loro detta avrebbe in caso contrario infangato il buon nome della famiglia. Una sera di giugno del 2021, completamente esasperata dalla situazione, prende con sé i figli e si reca dai carabinieri.
Ai militari dell’Arma avrebbe accennato in lacrime quel che le stava accadendo, ma solo al personale del centro anti-violenza (che ha provveduto a collocarla in una struttura protetta) avrebbe trovato la forza di raccontare per filo e per segno tutti gli abusi che avrebbe subìto. A breve dovrebbero oltretutto concludersi l’iter per arrivare al divorzio. Ma la storia sembra tutt’altro che conclusa.