Cronaca Napoli

Napoli, sconto di pena per il motociclista che investì e uccise Elvira Zibra

Elvira Zriba morta napoli condannato
Elvira Zriba

La Corte di Appello del Tribunale di Napoli ha ridotto da 5 a 4 anni la condanna a carico di Gianluca Sivo, il motociclista che il 29 agosto del 2022 a Mergellina ha investito e ucciso Elvira Zibra. Inoltre Sivo potrà scontare la pena ai domiciliari.

Napoli, investì e uccise Elvira Zibra: sconto di pena per il motociclista

L’incidente la notte del 29 agosto del 2022 nella zona degli chalet di Mergellina. Quella notte Elvira Zibra, cameriera in un locale della zona, stava attraversando la strada per andare a gettare l’immondizia, dopo una giornata di lavoro.

In quel momento la 34enne viene travolta da una moto che viaggia ad alta velocità (circa 78 km orari si apprenderà in seguito). L’impatto è stato violentissimo e per Elvira Zibra non c’è stato nulla da fare. Alla guida della moto Gianluca Sivo.

La condanna

Gianluca Sivo, giudicato con rito abbreviato, nel giugno 2024 era stato condannato a cinque anni di reclusione per omicidio stradale non aggravato. La decisione del giudice è stata più severa rispetto alla richiesta della Procura della Repubblica di 2 anni e 8 mesi.

Nel corso dell’udienza conclusiva, Sivo è tornato a chiedere perdono alla famiglia di Elvira, dicendosi disponibile a contribuire a risarcire la famiglia della donna.

Il commento di Borrelli

”Un omicida che potrebbe fare non un solo giorno di carcere. Una follia, un insulto ad Elvira e a tutte le vittime della strada. La Corte faccia la cosa giusta” ha commentato il deputato Francesco Emilio Borrelli.

“Rischia di non farsi un solo giorno di galera per un omicidio”– dichiara ancora il deputato di alleanza Verdi-sinistra- “Già 5 anni di reclusione erano oggettivamente una condanna più che ridicola, un insulto alla memoria ad Elvira, alla sua famiglia e a tutte le vittime dei pirati, dei balordi e dei criminali della strada. Troppo comode le scuse postume motivate, più che da un vero pentimento, dalla possibilità di fare impressione sui giudici. Con il risarcimento in denaro poi la famiglia di Elvira non potrà far resuscitare la ragazza, loro sì che hanno cominciato a scontare un ergastolo, di dolore. Ci rimettiamo al buon senso della Corte, ai veri valori della giustizia, chiedendo che il verdetto venga riesaminato e avvenga una seria rivalutazione della condanna. Se così non fosse perderemmo tutti.”