Una manifestazione in memoria di Santo Romano si è svolta nella giornata odierna, domenica 22 dicembre, a Napoli: luci natalizie spente per 10 minuti. Un momento di riflessione e di raccoglimento collettivo per evitare che si ripetano conflitti tra i giovani.
Napoli, manifestazione in memoria di Santo Romano
Il Natale si ferma per dieci minuti in onore delle vittime della violenza giovanile. Questo gesto rappresenta un momento di riflessione e di unione, volto a prevenire futuri scontri tra minori. L’iniziativa è stata proposta dalla famiglia di Santo Romano e ha ricevuto immediata adesione da parte del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Durante questo intervallo, si sono spente le luci dell’albero di Natale in piazza Municipio, così come le decorazioni e le luminarie circostanti, inclusa l’illuminazione di Palazzo San Giacomo.
Non solo Napoli, ma anche Casoria ha risposto all’appello della famiglia di Santo, spegnendo le luci dell’abete in piazza Cirillo. Inoltre, molti amici di Santo, da diverse parti d’Italia, hanno partecipato all’iniziativa condividendo un video dei loro alberi di Natale spenti sui social. È stato un momento di dieci minuti di silenzio collettivo, sia reale che virtuale. Il corteo silenzioso è partito alle 18:00 da via Acton.
Tra i partecipanti ci sono Elisa, per Gianluca Coppola, ucciso a 27 anni; Natasha, per Simone Frascogna, di 19 anni; Filomena, per Santo Romano, freddato a 19 anni mentre difendeva un amico; mamma Concetta, per Francesco Pio Maimone, di 18 anni; e Maria, per Sara, vittima della strada a vent’anni.
In prima fila le mamme
«È una commemorazione per tutte le vittime innocenti che chiedono giustizia», spiega Mena De Mare, madre di Santo, che insieme a Natasha Lipari lancia un appello alle istituzioni. «Ci rivolgiamo a Mattarella e Giorgia Meloni, come madri. Chiediamo pene più severe e l’ergastolo per chi commette questi crimini».
Tra i partecipanti al corteo c’era il deputato Francesco Emilio Borrelli, mentre per il Comune di Napoli erano presenti la vicesindaco Laura Lieto, l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu e il consigliere Demetrio Papais. Prima che le luci si spegnessero, sono stati pronunciati i nomi delle cinque vittime: Santo, Gianluca, Sara, Simone e Francesco Pio. Successivamente, le madri hanno liberato in cielo palloncini bianchi, suscitando emozione e applausi tra i numerosi presenti.