Cronaca Napoli, Napoli

Napoli, Giulio Giaccio rapito da falsi agenti di polizia e ucciso per errore: tre killer condannati a 30 anni

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Giulio Giaccio
Giulio Giaccio

Giulio Giaccio rapito da falsi agenti di polizia, ucciso e disciolto nell’acido per errore a Napoli: i killer (Raffaele D’Alterio, Luigi De Cristofaro, Salvatore Simioli) sono stati condannati a 30 anni di carcere per l’omicidio avvenuto nel luglio del 2000.

Napoli, omicidio di Giulio Giaccio: 3 condanne

Ucciso e dissolto nell’acido per errore, i giudici hanno emesso tre condanne: trent’anni di carcere per Raffaele D’Alterio, Luigi De Cristofaro e il boss Salvatore Simioli. Con questa sentenza, il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli chiude il cerchio, almeno per il primo grado di giudizio, nei confronti dei tre individui ritenuti coinvolti nel commando che nel luglio del 2000 assassinò un giovane operaio di Pianura.

Si tratta di un cold case riaperto e risolto grazie alle indagini del pm Maria Di Mauro e Giuseppe Visone. Fondamentale è stato il racconto di un membro del clan che partecipò all’agguato all’epoca dei fatti. Giaccio fu rapito da falsi agenti di polizia, che lo uccisero a colpi di pistola. Successivamente, il suo corpo venne dissolto nell’acido in una zona rurale di Pianura. In aula, i familiari di Giaccio si costituirono parte civile, assistiti dall’avvocato penalista Alessandro Motta.

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