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Napoli, detenuto 93enne scarcerato in anticipo: “Risarcimento per il sovraffollamento”

carcere Poggioreale infermiera aggredita detenuto  
Immagine di repertorio
carcere Poggioreale infermiera aggredita detenuto  

È stato scarcerato il detenuto di 93 anni dal carcere di Poggioreale. Era uscito recentemente per andare a scontare la pena alternativa in detenzione speciale nella comunità.  Alla fine di ottobre, ha ricevuto dall’Ufficio di sorveglianza di Napoli il riconoscimento di 193 giorni di liberazione anticipata concessa a titolo di risarcimento del danno, come previsto dall’art. 35 ter dell’Ordinamento Penitenziario – che riconosce l’abbuono di un giorno di pena per ogni dieci giorni di detenzione se vissuta in condizioni disumane – in riferimento al periodo valutato dal 18 settembre 2018 al 10 ottobre 2024, trascorso nel carcere di Poggioreale”.

Napoli, scarcerato detenuto di 93 anni dal carcere di Poggioreale

Lo rende noto il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. “Com’è noto, questa norma è stata introdotta nel nostro sistema penitenziario a seguito della sentenza dell’8 Gennaio 2013 (Sentenza Torreggiani) emessa dalla Corte di Strasburgo contro l’Italia per violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo la quale stabilisce che nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti“, spiega Ciambriello, secondo cui è “giusto e doveroso il provvedimento di scarcerazione del magistrato di sorveglianza, ma la vicenda ripropone il tema del sovraffollamento e, più in generale, delle condizioni inumane in cui versa la popolazione carceraria; più grave ancora se proviamo ad immaginare un uomo ultranovantenne ristretto in condizioni inumane nel carcere di Poggioreale in celle da 8 e 10 persone in spazi angusti“. “Non ci può essere certezza della pena senza rispettare la dignità umana“, conclude Ciambriello.

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