NAPOLI. “Se li avessimo di fronte potremmo solo dire loro di fare un esame di coscienza. Perché tanta violenza?”: a parlare sono i compagni di classe del ragazzo 17enne accoltellato nel pomeriggio di lunedì in via Foria: lo riferisce l’Ansa. Da lunedì sera i ragazzi della classe IV B del liceo ‘Cuoco’ si alternano dinanzi alla porta di ingresso del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale “San Giovanni Bosco”, a Napoli.
Il presidio davanti all’ospedale
Quando possono entrano nel reparto, scambiamo qualche battuta con lui, si accertano delle sue condizioni. Poi tornano fuori per non intralciare l’attività di medici e infermieri.
“Da qui non andremo via – promettono – fino a quando non sarà dimesso”. Ma poi riflettono amaramente su quanto accaduto: “Sono cose – dice una compagna di classe del 17enne – che neanche le belve compiono. A loro cosa posso augurare? Non lo so. So solo che il nostro amico sta soffrendo e noi con lui”. Forse gli autori di tanta violenza sono loro coetanei: “A loro vorremmo chiedere cosa li spinge a tanto”.