Sono trascorsi 26 anni dalla strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 il giudice Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta, fu vittima di un attentato di mafia organizzato da Cosa Nostra, che fece saltare in aria un pezzo di autostrada verso Capaci inferendo un gravissimo colpo all’antimafia.
Poco dopo, il 19 luglio 1992, fu ucciso anche il giudice di Paolo Borsellino che, insieme a Falcone, stava cambiando le procedure e il modo di combattere la mafia in Italia.
Le celebrazione a 26 anni dalla strage di Capaci
Oggi, a Palermo ma non solo, sono previsti diversi eventi e manifestazioni per ricordare l’importanza della figura e del lavoro di Giovanni Falcone oltre che per rendere omaggio alla sua persona, a quella della moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta che persero la vita in quel terribile attacco mafioso.
Questa mattina, infatti, gli studenti siciliani accoglieranno oltre mille ragazzi in arrivo con la “nave della legalità” salpata ieri da Civitavecchia, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.
A bordo anche un “equipaggio” speciale composto da 50 universitari di Milano accompagnati dal loro docente, Nando Dalla Chiesa. “Sfilerò in mezzo ai ragazzi, l’antimafia sta lì”, dice il figlio del prefetto mandato a Palermo dopo l’omicidio La Torre e ucciso appena quattro mesi più tardi. Così le idee di Giovanni continuano nei passi dei giovani che urlano il loro “no” alla mafia. Ogni anno sempre più forte.